Una primavera rallentata e incerta, un inizio estate segnato da ripetute escursioni termiche, un luglio particolarmente caldo e un fine agosto costellato di giornate di forte pioggia, non hanno permesso ai vitigni elbani di rispettare i tradizionali tempi di maturazione abituali delle nostre aree di produzione: "Vendemmia in ritardo", questo è ciò che tutti gli operatori del settore si attendono per la raccolta delle uve 2010. Il ritardo è netto sia nella maturazione delle uve a bacca bianca, che nei frutti a bacca rossa. Per il Procanico, ad esempio, vitigno principe delle nostre zone, il ritardo ad oggi è stimato tra i 7 e i 10 giorni. La vendemmia è praticamente in "stand by", in attesa che le uve arrivino al pieno e naturale grado di maturazione. Per il Sangiovese la raccolta potrebbe slittare fino ai primi di ottobre: periodo certamente non in linea con le tempistiche a cui gli operatori elbani sono abituati. L'incertezza che segna questa vendemmia 2010, non è sicuramente d'aiuto alle previsioni sulla qualità dei nuovi vini ma le premesse per unannata di buon livello per le nostre produzioni Doc ci sono tutte: la situazione fitosanitaria dei vigneti è buona, e la produzione in termini quantitativi è in linea con lo scorso anno. E' però estremamente difficile ad oggi prevedere lo standard qualitativo a cui potranno puntare i vini 2010. Le incognite legate ad una vendemmia ritardata sono troppe per poter pronosticare qualcosa di certo: giocheranno un ruolo fondamentale a riguardo le prossime settimane, nelle quali si spera in un andamento climatico caratterizzato da tempi buoni e asciutti, con notti fresche e ventilate, assenza di scirocco, che consentirebbero sia un appassimento ottimale per lAleatico e il Moscato, e consentirebbero l'accumulo di sostanze aromatiche e coloranti delle altre uve, per ottenere vini dal profumo intenso e persistente.
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