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Controlli dei Carabinieri nei ristoranti, denunciato un esercente

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 25 settembre 2010

Un ristoratore elbano dovrà rispondere del reato di tentata frode in commercio ed inadeguatezze igienico – sanitarie del proprio locale a seguito della segnalazione alla Procura di Livorno da parte dei Carabinieri. L’estate volge al termine ma i controlli dei carabinieri a tutela della salute non hanno mai pause o interruzione, perché se è vero che i turisti (ormai in netto calo) hanno diritto di tutela alla salute nel momento in cui si siedono al tavolo di uno dei ristoranti dell’isola, è altrettanto vero che agli elbani, che sull’isola ci vivono, quel diritto va garantito tutto l’anno. Ecco dunque, che in coda d’estate, ulteriori controlli ai ristoranti effettuati dai militari della Stazione di Campo Elba, unitamente ai colleghi specialisti del N.A.S. di Livorno, hanno consentito di riscontrare, nei giorni scorsi, in un locale campese, le precarie condizioni igienico sanitarie e la reiterata omissione di indicazione, sui menù, dell’originario stato fisico del prodotto (c.dd. fresco e congelato). Inequivocabile, nel caso specifico, la volontà del commerciante di trarre in inganno il cliente. Nella maggior parte dei casi, infatti, viene contestato ai ristoratori di non distinguere nel menù i prodotti freschi da quelli congelati attraverso, per esempio, delle note di specificazione fatte in fondo alle pagine in cui si indica che la pietanza, di base, può essere o è congelata, ma stavolta il gestore ha fatto di più ed è arrivato anche a distinguere, con apposite e false note del menù, determinati prodotti indicandoli come freschi e fatti in casa mentre in realtà non lo erano affatto. Al termine dell’attività i militari hanno denunciato in stato di libertà il titolare del ristorante per il ripetuto tentativo di violare l’art. 515 del codice penale (frode nell’esercizio del commercio), segnalato alle autorità competenti alcune irregolarità igienico- sanitarie verificate nel locale (ad esempio la promiscuità di alcuni prodotti conservati e l’esistenza di certe carenze infrastrutturali) e sequestrato 6 kg di prodotto … oltreché, ovviamente, gli ingannevoli menù. Fondamentale, anche in questo caso, l’attenzione posta dall’Arma nei riguardi della salute pubblica, tutelata anche dal D.Lgs. n. 193/2007 in materia di controlli della sicurezza alimentare ed applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore che, a seguito del moltiplicarsi delle emergenze sanitarie degli ultimi anni (BSE, aviaria, ecc.) va a sanzionare comportamenti illeciti sia in fase di produzione che di lavorazione dell’alimento.


portoferraio caserma carabinieri

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