Torna indietro

A Sciambere del rimartinenghi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 23 settembre 2010

Dice bene l’amico Michele Mazzarri, alias “Giubertoni”, mitico portiere della nostra 2° C che vinse il torneo scolastico di calcio sbaragliando tutte le classi: “i numeri non sono né di destra né di sinistra”. Giusto. Però vanno letti con attenzione, per non cadere negli stessi sbagli che da “maestri” si rimproverano agli alunni somari. Se Mazzarri avesse prestato più attenzione a quanto leggeva, si sarebbe accorto che non ho scritto “PDL e Lega” come mi imputa, ma “centrodestra”. E non a caso con l’attuale sistema elettorale “bipolare”. Perchè ricordavo – in trasferta andavo a memoria - il dato che lo stesso Mazzarri conferma: che il PD all’Elba nel 2008 si è ridotto al 34%, esattamente un elbano su tre come ho scritto. Si potrà eccepire che forse ho un po’ semplificato, ma nella sostanza che qui ci interessa non ho sbagliato. E comunque sentirmi apostrofare da un amico da 35 anni come “mistificatore, falsario, fuorviatore, propagandista e ideologo del “Pinocchio di Arcore” – quando oltretutto è noto che mi sono dimesso da tutti gli incarichi di partito nel 2007 – mi ha fatto comprendere quanto il sottoscritto abbia colto nel segno e toccato “il” nervo scoperto: il Comune unico è solo un “trucco” per consegnare l’Elba al sistema di potere regionale e provinciale della sinistra, che non rappresenta gli elbani in quanto larga minoranza. Mazzarri come dirigente PD lo sa bene. Quanto a Portoferraio, con i suoi circa 12.000 residenti – qui in effetti la memoria mi ha tradito, ma ad un “campese” come me può essere perdonato -pesa per il 40% sul totale dell’Elba. Non è il 50% “circa”, ma nemmeno quel 1/3 rettificato da Mazzarri – che corrisponderebbe al 33% - e dunque la sostanza non cambia: con il Comune unico il Sindaco verrebbe sempre eletto da Portoferraio. “I numeri non sono né di destra né di sinistra”, Giubertoni docet. Quanto infine al programma PDL 2008/2013 se Mazzarri l’avesse letto se la sarebbe risparmiata. Perché vi è scritto dell’impegno ad abolire non “tutte le province”, ma solo quelle “inutili”. Tradotto per quelli che non praticano la politica significa quelle che ai sensi della L.267/2000 coincidono quanto a superficie con le “citta metropolitane” di cui all’art. 23 stessa legge – Roma, Milano, Torino, Genova, Firenze, Napoli, etc.. Per abolire tali province “inutili” uno dei primi atti del Governo è stato avviare il relativo iter parlamentare. Ma questo pochi lo sanno e nessuno lo dice. Per il resto, per amor di amicizia preferisco non aggiungere altro. Però a chi non desideri avere “le fette di salame davanti agli occhi” consiglio di scaricare dai giornali internet locali gli interventi che ho scritto nell’interesse dell’Elba Arcipelago e dei suoi residenti. E’ informazione pura, priva di ideologie che accecano la mente, utile per comprendere cosa ci sta accadendo, come possiamo rimediare, dove possiamo arrivare osservando le norme della nostra Costituzione e della L.267/2000 che disciplina l’amministrazione e la creazione degli Enti Locali. Dimenticavo: mentre qui cercano di sottometterci con il Comune unico, in Val Camonica (BS) sono riusciti ad avviare in Parlamento l’iter per diventare nuova Provincia, per ottenere nuovo benessere con maggiore autonomia e risorse fiscali. Svegliamoci! Stefano Martinenghi E perchè non osare di più ancora dei fieri camuni (che hanno le stesse probabilità di veder nascere la loro provincia quante sono le dita della mano di un monco) e proiettarci direttamente verso la revisione costituzionale con la richiesta di istituzione di una Regione a Statuto Speciale? Province non una ma tre: Elba Est con capoluogo Fetovaia (istituendo comune con sede municipale nell'alveo dell'omonimo fosso), Elba Ovest capoluogo San Felo, Elba centrale capoluogo Stiopparello. Nel resto dell'arcipelago referendum per decidere se aderire costituendo una "provincia delle isole minori" previa istituzione del comune dell'Africhella, o dichiararsi in massa frazioni del comune di Poggibonsi. E poi giù: porto turistico da 28.000 posti-barca, porto franco, porto giuseppe, nuova legge urbanistica regionale dell'Elba (articolo unico: "Ognuno fa quello che cazzo gli pare"), almeno un casinò per provincia, istituzione del bilinguismo scolastico italiano-capoliverese, raccolta indifferenziata dei rifiuti e loro spedizione in Gabon, grandi opere pubbliche come i trafori del Capanne, del Capannone e del Volterraio, aeroporto intercontinentale di Marciana Marina su palafitte, e per finire ponte sul canale di Piombino che poiché solo il nome di un grande e immaginifico politico potrebbe assumere o lo chiameranno Ponte Bensa o più probabilmente Ponte Martinenghi.


Fiasco di vino

Fiasco di vino