«Nel contesto difficile in cui ci troviamo, va pensato e sperimentato insieme un sistema sanitario isolano che ci consenta di dare le migliori cure possibili ai nostri cittadini. E per farlo, bisogna unire le forze. Se in un momento di risorse scarse ci mettiamo a litigare tra noi e non lavoriamo insieme, i cittadini non ce lo perdoneranno». Queste le parole con cui l’assessore Daniela Scaramuccia ha chiuso la seduta del consiglio comunale che si è tenuta oggi pomeriggio nell’auditorium del Centro culturale De Laugier di Portoferraio: una seduta interamente dedicata alla sanità elbana, allargata a tutti e otto i comuni dell’isola d’Elba e aperta alla popolazione. Accanto all’assessore, erano presenti il direttore generale dell’azienda sanitaria 6 di Livorno, Monica Calamai, e il responsabile di zona Elba della Asl 6, Massimo Scelza. La mattina era cominciata con un incontro tra l’assessore, la direzione della Asl 6 e la Conferenza dei sindaci. Nel corso della seduta aperta del consiglio, all’assessore Scaramuccia è stato consegnato un documento in cui i sindaci illustrano quelli che a loro avviso sono i problemi della sanità elbana. Molti dei quali dovuti proprio alla sua specificità di isola, e soprattutto di isola a vocazione turistica, con una popolazione che dai 31.600 abitanti dei mesi invernali tocca i 250.000 nel mese di agosto. Sono stati elencati problemi legati all’organizzazione del presidio ospedaliero di Portoferraio, all’efficienza della strumentazione, ai tempi di attesa, all’organizzazione del 118 e dell’emergenza-urgenza, alla difficoltà di reperire personale, alla necessità di maggiori risposte sul territorio e di una diversa organizzazione dei quattro distretti socio-sanitari presenti sull’is ola. Criticità, queste, elencate anche nell’intervento di un rappresentante del Comitato Elba Sanità, e riprese da molti degli interventi che si sono avvicendati nel corso della seduta. Il documento si concludeva con una serie di richieste, rivolte alla direzione dell’azienda e all’assessore: dal miglioramento della telemedicina per assicurare prestazioni a distanza, alla formazione in loco di personale dipendente, dall’erogazione di incentivazioni al personale, al decentramento degli ambulatori Il sindaco di Portoferraio, Roberto Perìa, ha proposto di trasformare l’Elba in un laboratorio, dove si sperimenti un progetto-pilota per costruire un nuovo modello di sanità insulare. «Il documento verrà letto e discusso – ha assicurato Monica Calamai – e servirà per la stesura di un progetto triennale per la sanità dell’Elba. Stiamo cercando di allocare correttamente le risorse, e riorganizzando in una logica di rete la sanità ospedaliera e quella territoriale. Non vogliamo mai perdere la centralità del cittadino». «L’incontro di oggi – ha promesso l’assessore Scaramuccia – è l’inizio di un cammino di consapevolezza e programmazione. Oggi ci avete prospettato le problematiche della sanità elbana e per noi è importante comprenderle. Prendiamo atto del documento della Conferenza dei sindaci,e risponderemo punto per punto. Mi piacerebbe però incontrarci di nuovo molto presto, per proseguire il discorso avviato oggi e condividere insieme quello che vogliamo sia il sistema sanitario dell’Elba nei prossimi anni. Il fabbisogno sanitario cresce sempre e le risorse sono sempre meno. Per vincere le sfide del futuro e garantire una sanità di qualità – ha aggiunto l’assessore -, dobbiamo fare una riflessione complessiva di lungo periodo. E’ importante uno sforzo comune di programmazione, anche creativo, nel ripensare il sistema sanitario dell’isola».
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