Consigli Comunali congiunti sulla sanità elbana: e Ciumei si “scorda” la minoranza
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 21 settembre 2010
Oggi si terrà a Portoferraio l’Assemblea congiunta dei Consigli Comunali dell’Isola d’Elba per discutere dei gravi problemi della sanità dell’Isola, a questa importante riunione che riunisce solennemente tutti i consiglieri comunali elbani mancherà la minoranza del Comune di Marciana Marina perché il sindaco di destra, Andrea Ciumei, convocando il Consiglio Comunale, ha ritenuto di non doverla invitare, come invece ha fatto con il gruppo di maggioranza. Solo stamani alle 9,30 un’impiegata del Comune ha “avvertito” i Consiglieri comunali che il Consiglio era convocato, in violazione di tutte le regole e dei diritti dei consiglieri. Il sindaco se ne era “scordato” e se ne è “ricordato” solo stamani, dopo che il capogruppo della Lista Civica è andato a chiedere informazioni in Comune. Come si dice, la toppa è peggiore del buco, speriamo solo che il sindaco non voglia scaricare maldestramente la colpa di questa furbata su qualche funzionario del Comune. Se la cosa non fosse di un’inaudita gravità politica sarebbe comica. Siamo di fronte ad un piccolo Pol Pot che reagisce con isteria antidemocratica alla sua incapacità di governo ed alle richieste dell’opposizione, ci chiediamo solo di cosa sarebbe capace costui se avesse davvero un qualche potere, se non fosse solo l’imbarazzante sindaco del più piccolo Comune della Toscana. Questo mini-Putin senza bombe atomiche, questo micro-Gheddafi senza petrolio (ma che non si è fatto mancare la tenda beduina in piazza) ha dimostrato ancora una volta tutto il suo disprezzo per le regole della democrazia, come del resto ha già abbondantemente fatto con le vicende del porto e della Torre, ma convocare congiuntamente il Consiglio Comunale senza invitare l’opposizione (come hanno fatto naturalmente gli altri sindaci), che rappresenta quasi la metà del Paese e oggi probabilmente la maggioranza reale dei marinesi, è un atto tragicomico da dittatorello dello Stato libero di Bananas allergico alle regole democratiche e al confronto che assume ridicole iniziative ducesche di cui si pente in estremis, che si trasformano in un boomerang per la credibilità dell’istituzione che dovrebbe presiedere con un equilibrio democratico che evidentemente gli è sconosciuto.
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