Torna indietro

Circola con targhe che aveva reso non leggibili: denunciato dai Carabinieri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 19 settembre 2010

Si scrive “contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione” si legge, in questo caso, alterazione delle targhe automobilistiche. Singolare il caso accaduto, durante il pomeriggio di qualche giorno fa, a Portoferraio e che ha visto protagonista un automobilista 67enne, meridionale d’origine ma residente all’Elba ormai da molti anni. Durante un normale servizio di controllo del territorio una pattuglia della Stazione Carabinieri del capoluogo elbano ha visto sfilarsi davanti una vettura con un particolare che ai più non avrebbe dato nell’occhio: carrozzeria pulita e targhe sporche. Il Codice della Strada (art. 102) prevede una sanzione di 38 euro per l’automobilista che circola con i contrassegni non leggibili, ma il curioso contrasto tra la fanghiglia che rendeva parzialmente incomprensibili le cifre di entrambe le targhe e le diverse condizioni del mezzo ha spinto i militari ad andare fino in fondo. Fermato il veicolo e identificato il conducente i carabinieri si sono trovati di fronte a un caso davvero singolare, per cui le cifre coperte dal fango sulla targa posteriore e su quella anteriore erano le stesse. Come a dire che la vettura era stata schizzata sugli stessi numeri di entrambe le targhe, rendendo queste illeggibili allo stesso modo. Coincidenza non impossibile ma assai improbabile che ha portato i militari a verificare la composizione del fango che infatti, al tatto, non è risultato tale. Presto svelato il mistero e anche le intenzioni dell’utente della strada, ingegnoso ma almeno in questo caso irrispettoso delle regole, che per non far individuare la targa e quindi se stesso da tutor, sorpassometri e autovelox disseminati sulle arterie stradali ha pensato bene di alterare le due targhe, in modo simile, con un materiale colloso alla vista, appunto, simile a fango. Esito: targhe sequestrate, autovettura fermata e conducente denunciato. Altre considerazioni: il timore di multe salate non dovrebbe portare gli automobilisti a commettere delitti (questo, ad esempio, punito fino a 3 anni e 4 mesi di reclusione) ma solo ed esclusivamente a viaggiare entro i limiti di velocità stabiliti… e pensare che a farci andare adagio sulle strade non dovrebbe essere la paura di una multa ma quella di fare male a qualcuno o a noi stessi.


Carabinieri auto in uscita

Carabinieri auto in uscita