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Toremar: Ceccobao in fuga

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 17 settembre 2010

Una sgradita sorpresa si è materializzata il 15.09.2010, quando in consiglio Regionale si è presentato il vice presidente Stella Targetti, in sostituzione dell’Assessore ai trasporti Luca Ceccobao, per rispondere alle interpellanze fatte da oltre un mese sui casi Toremar e aeroporto della Pila da Marta Gazzarri (IDV) e Monica Sgherri alleati nel governo Regionale. La vice presidente si è giustamente limitata a leggere un comunicato a nome dell’assessore assente, che praticamente non risponde alle interpellanze e continua a menar il can per l’aia e a guadagnare tempo. È indubbio che l’atteggiamento dell’Assessore Luca Ceccobao è molto strano. Non si presenta a rispondere alle interpellanze che lo riguardano direttamente come quelle (Toremar e Elba Fly), si rende irreperibile ai Sindaci elbani che gli chiedono udienza per parlare di Toremar e aeroporto, non risponde alle domande che gli vengono poste tramite i media, si potrebbe dire un uomo in fuga, ma perché? Da cosa scappa Luca Ceccobao? Cosa tende a nascondere? Proviamo a immaginare cosa stia bollendo in pentola: a volte la fantasia racconta tante verità. Allo stato attuale non sono ancora state aperte le 11 buste dei pretendenti a Toremar. Se dalla apertura delle buste alla aggiudicazione della gara devono passare 40 giorni siamo fuori tempo massimo; il 30 settembre non e più possibile andare a gara. Perciò rimangono due strade da percorrere: 1) si rinvia tutto al prossimo anno come per Tirrenia , (quindi abbiamo il tempo di vedere se la scelta fatta e quella giusta) 2) viene sfruttata una legge Regionale per arrivare all’affidamento diretto della flotta e degli slot. Magari si dirà che Toremar è fallimentare e che vale solo 8 milioni di euro con debiti per 9,7 milioni di euro e quindi nessuno la vuole. Si dovrà quindi ringraziare sia chi la concede, per aver scovato un pollo, e chi la prenderà per la sua bontà probabilmente a costo zero. Anzi per invogliare il benefattore gli verranno concessi anche: il contributo per la continuità territoriale per dodici anni e gli slot in dotazione alla Regione. Un pacchetto dono niente male. Alcune domande a cui non riceveremo risposta, almeno da Luca Ceccobao, ma forse la Corte dei Conti e la Comunità Europea ci toglieranno la curiosità: Come può essere fallimentare una società affidata per 20 milioni di euro dalle banche? Come può valere solo 8 milioni di euro una società affidata dalle banche per 20 milioni di euro? Le stime per il valore della società Toremar, la Regione a chi le ha affidate? Se alla fine dei 12 anni di contratto gli slot tornano alla Regione, cosa se ne fa senza flotta? Se il bando doveva essere libero e non discriminante, perchè si usa il trucco degli slot della Toremar per avvantaggiare qualcuno a danno di altri? Perché i viaggiatori per l’Elba sono discriminati rispetto ad ogni altra tratta traghetti nazionale? Saremar, circa 45 minuti di navigazione auto più autista non residente costo € 12,50 Toremar, stesso tipo di nave 45 minuti di navigazione, auto più autista non residente 64,90) Il CIPE fra quali guanciali dormiva? e la Regione cosa fa? propone il solo controllo del CIPE? Forse dovremmo chiedere con forza l’annessione alla Sardegna. Luca Ceccobao rispondici, vogliamo parlare con te di traghetti e della loro gestione, per un servizio anche privato ma tutelato dal pubblico, che controlli servizi e costi anche confrontandoli con altre linee. Siamo italiani anche noi, per l’Elba il traghetto è ossigeno e la Regione ci sta strangolando. Florio Pacini ITALIA dei VALORI Isola d’Elba dalla parte dei Cittadini


traghetto Toremar

traghetto Toremar