Obbligo salvare i cani caduti dai traghetti - Sarebbe tornato al creatore senza pianti e rimpianti, se il suo caso non fosse arrivato sul tavolo del Governo. Dicono i proprietari che l’Elba non sia troppo ospitale con gli amici a quattro zampe, forse perché non dispongono, diversamente dagli umani, un proprio conto in banca. Nelle mappe aggiornate dell’isola non risultano segnalate spiagge riservate anche ai cani, come è concesso in altre illustri località balneari del continente. A bordo dei traghetti, qualsiasi siano le condizioni del mare, i saloni interni sono tabù per gli animali domestici. Stavolta, però, il caso non finisce nel cassetto del dimenticatoio, perché è intervenuto il sottosegretario alla salute, Francesca Martini, che ha raccolto la denuncia di una passeggera della Moby la quale, il 30 giugno scorso, ha perso il cagnolino in mare fra Portoferraio e Piombino e che, secondo la signora, avrebbe potuto essere salvato dall’equipaggio. La Moby obietta assicurando che erano state attivate tutte le procedure di”Uomo a mare”, invertendo la rotta, ma che, purtroppo, non si era fatto a tempo a salvare il poverino, perché “una nave della dimensione di quella in oggetto non è un motoscafo da diporto e richiede alcune miglia (sic!) prima di arrestarsi”. Speriamo che non si gridi mai per un passeggero “Un Uomo a mare”. Comunque, quale sia il risultato dell’inchiesta, il martirio dell’ignoto cagnolino non sarebbe accaduto invano, perché diventerebbe un obbligo il salvataggio dei cani caduti in mare dalle navi. Difatti, il sottosegretario ha proposto la modifica del Codice di navigazione con l’intento di stabilire norme, analogamente al Codice della strada, sul dovere di soccorso anche per gli animali, altrimenti “se il vuoto normativo non verrà colmato, porterà milioni di padroni di cani ad avere un’unica possibilità per cercare di salvare il proprio animale, gettarsi in mare”. ROMANO CANTASTORIE ELBANO Caro Romano come hai visto anche noi abbiamo ricevuto la nota di Moby riportata dalle agenzie in cui si narra la triste storia del cagnetto, e intanto fammi osservare che forse è tecnicamente esagerato dire che un traghetto impiega "alcune miglia a fermarsi" ma compiere una larghissima virata di 360° per far ripassare un traghetto sul punto della caduta in mare comporta un percorso molto lungo. In questo caso - e io non posso certo essere accusato di storiche "simpatie baleniere" - mi pare di aver capito che l'equipaggio del traghetto abbia fatto tutto il possibile. Piuttosto la vicenda mi ha suggerito una riflessione: come te leggo i blog considerandoli per quel che sono (nel bene e nel meno bene), piazze e piazzette virtuali dove si va talvolta a volto scoperto, molto più spesso mascherati, come si faceva una volta al Carnevale di Lungone, che però sono utili per registrare le panciatiche reazioni di una parte della opinione pubblica. Orbene mentre la vicenda del povero cane (lo dico senza ironia amo davvero gli animali) ha trovato appassionato quel versante della pubblica opinione, non ho visto ancora un rigo di commento o reazione alla ben più schifosa vicenda della ragazza extracomunitaria molestata su un mezzo di altra compagnia, che pure una discreta eco informativa la ha avuta. E mi è venuto da pensare a cosa sarebbe accaduto in tempi diversi da questi, nei quali il navigante segaiolo, minimo e bene che gli andasse, sarebbe inciampato in un fitto cespuglio di calci e pattoni, con probabile pena aggiuntiva di "frullo in mare" magari in porto, così non c'era neppure da far virare il traghetto. Forse una denuncia se la salvava ugualmente, ma la voglia di replicare i pubblici mandrugiamenti gli passava di certo. E invece .. e invece chi ha visto e/o sentito si è elegantemente scansato o volutamente distratto, e quando penso alla "distrazione" dell'immediato (ma pure delle successive distrazioni), arrivo a dedurre che è giusto riporsi la domanda suggerita proprio da quella ragazza: "avrebbero fatto finta di nulla, nella stessa maniera, se ad essere molestata fosse stata una fanciulla italiana ed il molestatore un extracomunitario?" Vedi Romano, se tu qualche anno fa mi avessi posto la domanda secca: "Gli elbani sono mediamente razzisti?" ti avrei risposto con un'altra domanda: "Ma che hai bevuto?", ma quelli erano appunto tempi diversi, abissalmente diversi.
mare bello