In ordine alla vicenda dei 14 avvisi di garanzia emessi a seguito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza su attività interessanti i detenuti ammessi al regime Art. 21 ristretti nel Carcere di Porto Azzurro, il Capogruppo del PDL nel Consiglio Provinciale di Livorno Maurizio Zingoni ha presentato al presidente della Amministrazione Provinciale Giorgio Kutufà una interpellanza titolata "Utilizzo di finanziamenti comunitari e frodi". Nell'atto l'interpellante chiede alla Giunta Provinciale di dare conto del suo comportamento e ruolo nei fatti oggetto delle indagini sia sul versante formativo che per la parte che riguarda l'aspetto del contestato smaltimento dei rifiuti inerti e dei nocivi. Ecco qui di seguito il testo della interpellanza: Premesso che dalla stampa locale abbiamo appreso che la Cooperativa San Giacomo avrebbero incassato i soldi dell’Unione Europea per corsi di formazione inesistenti; che sempre tali soggetti avrebbero ricattato i detenuti: niente proteste per straordinari non pagati, giorni di riposo non concessi e misure di sicurezza inesistenti, pena la perdita dei benefici di legge sulla detenzione agevolata (cioè la possibilità di lavorare fuori del carcere). Che questo soggetto avrebbe ottenuto lavori in appalto truccando la gara con un ribasso irregolare. Che tra le persone coinvolte ci sarebbero il responsabile della cooperativa e dei servizi educativi del carcere di Porto Azzurro, e il direttore dell’istituto penitenziario, le cui posizioni, sono ora al vaglio del giudice per le udienze preliminari. Che l’inchiesta riguarda alcuni corsi di formazione rivolti ai detenuti per i quali l’Unione europea aveva concesso finanziamenti che non sarebbero mai stati utilizzati, però, per lo svolgimento delle lezioni. Che le indagini comprendono anche un filone relativo alla realizzazione di una discarica abusiva dove illegalmente sono stati smaltiti inerti e materiali nocivi, tra cui eternit. Si interpella Il Presidente per conoscere: a)se i corsi di cui si fa riferimento sono stati realizzati in collaborazione con la Provincia di Livorno; b)se la Provincia ha effettuato i dovuti controlli sugli stessi (ore effettuate, contabilizzazione dei costi etc. etc.) e nella fattispecie quali. c)se la Provincia aveva avuto notizia dello smaltimento degli inerti effettuato dalla Coop. San Giacomo, oppure se aveva autorizzato la stessa a lavori analoghi.
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