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A Sciambere del metodo Tackelberry

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 14 settembre 2010

Caro Sergio, leggendo la notizia dell’arrampicatore di Cavoli, con relativo dispiegamento di uomini e mezzi così ben documentato nel servizio di Gian Mario Gentini, e poi il tuo A’Sciambere sulla gabbiana ungherese, mi è venuto in mente un personaggio della famosa serie di film SCUOLA DI POLIZIA, certo non capolavori neorealistici, ma certamente molto divertenti. Tra i vari personaggi, tutti poliziotti o aspiranti tali, ne spicca uno, di nome Tackleberry, decisamente esaltato, dotato di pistolone , moto, casco e Ray-Ban d’ordinanza. In una scena di non so più quale film della serie, il prode Tackleberry, chiamato dalla mamma di una bambina piangente perché il suo gattino, arrampicatosi sull’albero del giardino di casa, non era più capace di scendere, senza esitazioni estrae la sua 357 Magnum e gli spara, al gattino ovviamente, ponendo così fine al suo miagolio disperato. Ecco, per queste gabbiane, siano esse ungheresi, sudafricane o pisane, invece di spende’ tutti ‘sti soldi per andalli a recupera’, ‘un si potrebbe adotta’ “il metodo Tackleberry”? Un abbraccio Marcello Cimino Ah caro Marcello, almeno con me sfondi una porta aperta, da sempre sono fautore della introduzione di mirate normative, sulla scorta delle quali sia possibile: - fatti salvi i casi in cui i soccorsi siano conseguenti a fatti accaduti realmente per disgrazia o imponderabili fattori; - comprovata la sostanziale favalessità comportamentale del o dei soccorso/i FAR PAGARE AI "SALVATI" TUTTI I DANNI DERIVANTI ALLE PUBBLICHE FINANZE DAI LORO SCERVELLATI COMPORTAMENTI, PRESENTANDO LORO, A TEMPO DEBITO, UN CONTO COMPRENSIVO DI CONSUMI E DELL'IMPIEGO DEI MEZZI, COSTO PERSONALE, MONETIZZAZIONE DEL RISCHIO DA QUESTO CORSO, EVENTUALI CURE MEDICHE ETC. ETC. Ovvio che si dovrebbero prevedere facilitazioni tipo rateizzazioni poliennali, ovvio che si dovrebbe pensare anche alla la costituzione di un "fondo nazionale fava lessa" per le gabbiane di scogliera, i navigatori da tinozza, gli esploratori dispersi nel fosso di guazzaculo più indigenti, ma il principio "chi rompe (pure le palle) paga" dovrebbe essere assicurato e riaffermato. Sono certo che alla lunga si otterrebbero dei brillanti risultati. Certo la soluzione Tackleberry risulterebbe più pratica e spiccia ma mi sembrerebbe un tantino brutale, lasciamocela come seconda carta; magari (senza ricorrere agli esaltati americani) mettiamo in pre-allarme quelli della Polizia Provinciale che si sono dimostrati degli infallibili cecchini nell'abbattere delle quantità di altri animali nocivi (mufloni, cinghiali) anche questi allogeni come le ultime due gabbiane, poi si vedrà.


Tuckelberry

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