Secondo il rapporto dell’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico la scuola italiana è il fanalino di coda in Europa in termini di spesa pubblica . Il bilancio della scuola è stato decurtato in tre anni di oltre nove miliardi di euro. Molti di più sono stati spesi per i “grandi eventi” , per la grande abbuffata di Bertolaso, Balducci, Anemone e compagnia. Si tagliano soldi alla scuola pubblica per finanziare le scuole private: ad esempio in Lombardia si spende per ogni studente della scuola pubblica 3 euro e 30 centesimi a fronte di 478 euro per ogni studente della scuola privata. I tagli alla scuola pubblica significano una istruzione di massa più povera, una mobilità sociale bloccata, significano un aumento della forbice sociale . Dall’inizio dell’anno scolastico significano meno personale, meno vigilanza, meno ore di tempo scuola, meno ore di sostegno, meno sussidi, meno progetti, meno biblioteche, meno laboratori, meno pc, meno lingua straniera, più svantaggi nel futuro, più problemi per le donne che lavorano. Abbiamo segnalato negli ultimi anni moltissime volte quello che stava succedendo. Ora non è più un allarme è una constatazione . Scelte politiche indegne di un paese civile. Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà esprime solidarietà ai precari della scuola che sono rimasti senza lavoro, augura a tutto il personale che si sta impegnando in questi giorni nelle scuole dell’Elba per garantire un anno scolastico almeno dignitoso, che l’Italia diventi un paese dove finalmente si capisca che investire nella qualità della scuola,dell’università, della ricerca, dell’ innovazione , nella formazione dei cittadini e quindi nel futuro è la sola possibile strada da percorrere.
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