"Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità..." a coniare la aberrante massima fu un benefattore dell'umanità: Joseph Paul Goebbels, al quale si attribuiscono altri graziosi aforismi: (Quando sento parlare di cultura metto mano alla pistola; Per la politica il carattere conta molto più dell'intelligenza; La propaganda è un'arte, non importa se esercitandola racconti la verità etc.). Un genio che se fosse vissuto ai tempi nostri il Cavaliere non si sarebbe certo fatto scappare, e che avrebbe fatto la sua figura, con la sua aria marziale, in TV e nei palazzi del potere, tra smutandate zoccolette e leccaculo professionisti. Scendendo dalle stelle alle stalle però, epigoni di Joseph Paul Goebbels se ne trovano in buon numero anche da noi nell'isoletta verde e blu, e ce n'è uno stuolo particolare che si dedica alla sistematica diffamazione del Parco, di chi lo rappresenta, di chi ci lavora, del mondo ambientalista in generale e di Legambiente in particolare. In particolare sui blog appaiono con sistematicità degli scritti riconducibili il più delle volte a degli anonimi coniglioni (bel termine, non nostro, perchè racchiude sia un concetto zoologico che uno anatomico), che sputano a tutta randa minchiate e veleno, e ripetendo goebbelsianamente puttanate (spesso in stile letterario perfettamente suino) costruiscono delle loro "verità". Una di queste è relativa alla "parzialità di Legambiente" che tollerebbe gli abusi "rossi" o del centrosinistra e sarebbe persecutoria con il centrodestra, che più che una bugia è una vera e propria infamia; basti pensare ai trattamenti riservati dal Cigno Verde, solo negli ultimi quindici anni, alle giunte di centrosinistra come di centrodestra di TUTTA l'Elba, nei comuni dove di norma le opposizioni (di sinistra e di destra) sulla politica territoriale usualmente (per usare una fine allocuzione) si grattano la fava, giungendo a non presentare neppure osservazioni agli strumenti urbanistici. Ma c'è un altro versante che chiameremo para-bugiardo che i nostri valorosi gorilla scriventi affrontano a partire dallo stilema "ma dove era Legambiente (o il Parco) quando si parlava di ... " e giù una serie di reali o presunti misfatti ... sui quali nel 99% dei casi Legambiente invece è interventuta e come, spesso pure in perfetta solitudine. Prendiamo solo a titolo esemplificativo la vicenda di quel troiaio di rampa cementizia + bunker di Felciao che Legambiente mette in carico a centrosinistra e centrodestra. I primati goebbelsiani se ne escono ieri con un reiterato "se ne accorgono ora" ignorando che su quello scempio (il quale a nostro parere in un paese civile sarebbe stato demolito da un pezzo) quelli di Legambiente sono pubblicamente intervenuti a nostra memoria almeno altre tre volte, l'ultima due anni fa in occasione di altri lavori (come gli ultimi) condotti in situ, oltre che essersi ripetutamente occupati di quella spiaggia, in altri tempi, in ordine all'esercizio del diritto di accesso da parte dei cittadini. A proposito di massime ce ne vengono in mente due che fiorivano spesso sulla bocca di Fortunato Rossi detto Tardò la prima era: "Lassamoli fa', avessero a fa' peggio", la seconda "Pe' i tonti 'un c'è medicina.." (foto Elbareport 2008 trasmessa con un comunicato di Legambiente)
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