C’è bisogno di cominciare a discutere delle gestioni associate, imposte dalle normative statali vigenti e future (carta delle autonomie), e avviare un ragionamento in merito alla riorganizzazione delle società pubbliche di servizio. Le ultime disposizioni legislative, infatti, prevedono forme di aggregazione fra le amministrazioni comunali. Questo significa che il quadro istituzionale dell’Isola ne uscirà completamente modificato. I piccoli comuni dovranno gestire in forma associata importanti competenze. La regione dovrà legiferare sulla dimensione ottimale per lo svolgimento di tali funzioni, nonché indicare i termini entro i quali dovranno essere attivate l’unione delle medesime. Occorre, inoltre, ricordare il divieto, o comunque la limitazione, per gli enti locali con meno di 30mila abitanti di partecipare a società di capitali. Mentre le società interamente pubbliche dovranno cedere ai privati almeno il 40% delle loro azioni, affidando a questi ogni gestione operativa. Poi, se da Firenze arriverà un "pacchetto preconfezionato", nessuno osi gridare alla "regione matrigna".
Elba Mappa 350