Dopo aver attaccato i parchi, gli orti e i giardini, (e pure le piscine, vedi foto di repertorio NDR) gli eserciti affamati dei mufloni elbani sono calati nelle strade e nelle piazze dei borghi montani. Con il favore delle tenebre e tranquillizzati dal russare di residenti e turisti, hanno invaso notti addietro Poggio, finora meta di loro occasionali quanto rumorose incursioni. Questa volta, guidati da giganteschi maschi dalle corna imponenti, hanno scelto per i loro pascoli la piazza principale del paese, piazza del Castagneto fino a qualche ora prima territorio di spensierate scorribande di bambini. Incuranti dei potenti fari della torre dell’orologio che illuminavano a giorno il centro di vita del paese, hanno fatto piazza pulita delle piante di gerani coltivati con tanta amore dalla popolazione. Prima che la devastazione di una decina di grandi vasi, che abbelliscono la famosa località turistica, fosse completata, è apparso ai loro orizzonti niente meno che Fortunato Gerolamo Rocco Mazzei assessore del Comune di Marciana e Presidente del Circolo Amici di Poggio, allertato da alcuni irriducibili nottambuli. Il Mazzei ha accompagnati i selvatici da buon amministratore alle porte del paese, invitandoli cortesemente a non tornare mai più. Pare, intanto, che sia allo studio dell’ente Parco dell’arcipelago toscano un progetto per offrire un contributo in denaro a chiunque ospiti in casa una coppia di mufloni. Romano Bartoloni Caro Romano La battuta del contributo del Parco all'ospitalità familiare muflonea è carina ma (con tanti tonti che girano qualcuno potrebbe prenderla pure sul serio) è meglio specificare che trattasi appunto di una battuta. Piuttosto a proposito di mufloni e di tonti occorre ad ammaestramento futuro quando furono illo tempore tonti gli amministratori del Comune di Marciana uniti ad amministratori e tecnici della Comunità Montana, ad importare scervellatamente questi nocivi animali, immemori pure dell'ammaestramento del noto zoologo pomontinco il chiarissimo prof. Beppe Costa detto Debbio che così all'epoca si espresse: "Mirate che li mufloni so' pecore, e se poi trombeno co' le pecore fanno dell'altri mufloni" e furono così tonti da riprovarci pure coi daini (fortunatamente sterminati dai cani). Il Parco, cioè pure noi io e te, oltre che quelli derivati all'elba per il regalo Provincia-Cacciatori dei Cinghiali, si trova a pagare i conti dei tonti che importarono i mufloni. Ecco, a quelli sì (a loro e fino alla settima generazione) che gli andrebbe riempito il salotto di mufloni.
muflone in piscina