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A Sciambere dell'operazione manichino

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 07 settembre 2010

Carissimo Elbareport la discussione, cominciata come un civile e rispettoso confronto, sta purtroppo rapidamente degenerando. I battibecchi si inaspriscono, si mormora di una prima scazzottatura fra i sostenitori dei 50mila e quelli dei 30, gruppi di estremisti si stanno rapidamente spingendo verso gli 80mila mentre in alcuni ambienti si lavora al colpo grosso: 100mila o non se ne fa niente. Per arginare il clima di tensione palpabile che scuote l’isola e mettere un freno alla violenza che potrebbe incendiare la nostra comunità voglio proporre una soluzione che, ad un costo accettabile, può soddisfare le esigenze di tutti diventando anche un sostegno all’artigianato locale. Considerato che costringere a vivere qui alcune decine di migliaia di persone può richiedere qualche decennio e magari nel frattempo altri scappano, coinvolgendo le forze produttive locali con adeguati incentivi credo si possa, nel giro di non più di un paio d’anni, mettere in opera un 30 o forse anche 40mila manichini che, abbigliati nelle diverse fogge, dal tassinaro alla sartina, dal vigile urbano al solerte muratore, possano fare bella mostrà di sé riempiendo i nostri paesi della vita operosa che il sindaco bosi sogna. Teniamo presente che il manichino non mangia e non beve, se realizzato in legno è biodegradabile, non sente il caldo né il freddo e può essere comodamente posizionato in ogni dove. Ad esempio, sistemato in modo acconcio nei ristoranti, nei sentieri e, nei mesi meno freddi anche nelle spiagge, nel periodo da ottobre ad aprile sicuramente favorirebbe l’effetto imitativo dei turisti in carne ed ossa. il mitile ignoto Caro Mitile Come al solito dobbiamo registrare un suo ammirevole "colpo d'ala" o forse meglio sarebbe dire "colpo di valva"! La sua è "la vera quadratura del cerchio dell'uovo di Colombo" come ebbe a dire un più volte citato concittadino nostro. E forse ci si potrebbe spingere pure oltre perché la rivoluzione manichina potrebbe prevedere diversi livelli coreografici, ai più fermi pseudorosolantisi sotto il sole di gennaio, potremmo aggiungere qualche semiarticolato che ogni quarto d'ora imita il gesto di ergersi sul busto e portata la mano alla fronte scruta l'orizzonte marino, ma ancora, visti i progressi di cibernetica e robotica, perché non prevedere degli androidi perfettamente ed instancabilmente passeggianti per le nostre calate e piazze a frotte, in camicia Hawayana anche quando si pipa dal freddo? Ovvio che ci vorrebero pure dei robot imitanti i tratti fieri del selvaggio isolano, altrettanto scontato che le prime "repliche" dovrebbero tenere per modello i più prestigiosi capi-tribù, si potrebbe partire ad esempio da un CyberBosi pure parlante. Basterebbe farlo arrivare con un'auto blu pagata da noi e fargli ripetere fino all'ossessione poche parole e frasi elementari alla Andy Luotto (per chi lo ricorda) come "Sviluppo buono..." "Cemento buono" "Ambientalista no buono" "Legambiente grrrrrrrrr" e sarebbe difficilmente distinguibile dall'originale. Così come grande successo potrebbe avere una replica di Cimabluette programmata per sparare continuamente bugie e minchiate giuridico-amministrative ... Ma sì ma sì viva la Rivoluzione Manichina!


I robot

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