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A Sciambere della Bosata pazzesca e del saio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 03 settembre 2010

UNA BOSATA PAZZESCA!!! La presentazione del libro di Bosi sulle prospettive dell'Elba ha fatto uscire allo scoperto una moltitudine di personaggi schierati a sostegno di una ipotesi che non sta né in cielo né in terra, insensata, anche se, per fortuna nostra e dell'Elba, irrealizzabile. Sembra una nave dei folli, dove tutti si sentono in dovere di dire la loro, quasi fosse l'evento politico dell'anno, su una idea che Fantozzi definirebbe “una bosata pazzesca!!!” Bosi rischia di essere ricordato -in negativo- per decenni: E' un clamoroso autogol l'idea di portare la popolazione elbana a 50 mila abitanti (un raddoppio secco!); purtroppo, ancora una volta l' Elba si dimostra carente di persone in grado di esprimere un progetto innovativo per il futuro e di condurla fuori da questa crisi. La popolazione di un territorio non cresce per decreto, come ha fatto giustamente osservare Legambiente, e neppure siamo nella necessità di presidiare un territorio in abbandono: infatti la popolazione è più o meno stabile da quarant'anni, cioè dal periodo del boom turistico. Ma anche ammettendo, per assurdo, che tale ipotesi si potesse realizzare, quali vantaggi porterebbe? A fronte dell' arricchimento di pochi (costruttori, commercianti) avremmo tanti problemi in più, altro che sviluppo economico: • Se l'ambiente è unanimemente considerato una risorsa su cui costruire il nostro futuro, perchè si propone una nuova, subdola ma implicita, aggressione edilizia? • Di che lavoro vivranno tutti questi “immigrati” che Bosi suggerisce di “introdurre”, quando già ora i nostri ragazzi, specie quelli che proseguono gli studi, spesso non hanno occasioni di lavoro sull'Isola? O si punta piuttosto a tanti falsi residenti per ridare impulso al vecchio (e controproducente per la nostra economia turistica) modello delle seconde case? • Già le infrastrutture sono al limite: l'acqua scarseggia in un acquedotto-colabrodo, le strade sono inadeguate, le fognature già ora sono “a tappo”, l'erogazione di corrente è appena sufficiente; • Ed infine, quanti turisti, innamorati dello Scoglio com'è ora, deciderebbero di scegliere una diversa destinazione per le loro vacanze? In definitiva, siamo consci del prezzo ambientale, economico, sociale e culturale che dovremmo pagare? Una simile dimostrazione di superficialità culturale da parte di un amministratore ci deve seriamente preoccupare. E' una vera “Bosata pazzesca!!!” Sinistra Ecologia e Libertà Coordinamento Isola d'Elba Per quanto mi riguarda niente aggiungo non ci metto lingua, non l'ho letto, lo farò, l'ho promesso, come pratica penitanziale, come un fioretto non appena mi renderò conto di aver commesso un peccato tanto grave da non essere diversamente emendabile. Allora mi coprirò d'un francescano saio, taglierò a zero il mio abbondante crine (che donerò alla fondazione "Un parrucchino per il Premier"), indosserò il cilicio della Binetti (dopo averlo stretto perché a buzzo sta meglio di me), e mi avvierò scalzo passando per il Fosso di Guazzaculo, fino alla vetta del Capanne, sempre recitando come salmi i capitoli dell'opera di questo gigante, e spero di far seguaci, spero saremo in tanti a giungere alla cima dove digiuni e purificati canteremo "Meno male che Bosi c'è"


paolovillaggio

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