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A Sciambere dei pensieri di Grazia#-c

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 31 agosto 2010

Da La Repubblica di oggi: -“Show di Gheddafi a Roma “ e ti assale il disgusto e la paura per un paese che si presta ad un grottesco e spaventoso carnevale, dove si accoglie un dittatore assassino e caricaturale con contorno di amazzoni e cavalieri che sembra uscito da un film assurdo , dove contano solo gli affari del capo del governo e si arriva addirittura a pagare cinquecento ragazze per un circo senza pudore ; -a pagina 7 l’onorevole D’Alema ancora parla di riforma elettorale! D’Alema! Uno che ha perso sempre, che ha delle responsabilità immani, che non ha più alcuna credibilità e in un paese normale dovrebbe essere casa sua da dieci anni almeno, ma ancora una volta ci tiene a precisare: non ha dubbi. - a pagina 9 l’Onorevole Bossi invece ci informa che Bersani non solo “è andato da Berlusconi a piagnucolare contro le elezioni anticipate, ma gli ha pure detto che era pronto a salvare il governo (!) - la prima pagina della cronaca regionale però ci strappa un sorriso: il Sindaco di Firenze chiede di “rottamare senza incentivi” i D’Alema, i Veltroni e i Bersani, affossa il Nuovo Ulivo e dice che “fa sbadigliare”, chiede un rinnovamento dei di dirigenti nel gelo imbarazzato del resto del partito. A pagina 37 per fortuna ci spiegano al ricetta della felicità : pare che i soldi comprino solo piccole gioie, vincere alla lotteria è uno choc e che il divorzio, a volte metta allegria. Ed inoltre che perdere il lavoro renda infelici, ma non troppo se lo perdono anche gli altri e alla fine pare che gli amici(quelli veri) valgano più di una nuova Ferrari. Cosa possiamo fare? Non lo so. Nessuno sa dirlo con precisione Ma c’è una cosa che dobbiamo fare tutti e subito: credo che sarebbe l’ora di smetterla di preoccuparsi del futuro e nutrire una sana, terribile paura del presente. Grazia Cara Grazia Ieri sera ero collegato on line con un'amica romana, Patrizia Paglia (già insegnante all'Elba) che mi diceva più o meno le stesse cose che mi scrivi, se vogliamo pure affondando ancora di più i denti nelle vive carni. Mentre leggevo le sue considerazioni e mentre leggo le tue mi viene da rispondere con "il mondo salvato dai bambini, il mondo salvato dai poeti, il mondo salvato dai puri di spirito" Io che non sono abbastanza colto per frequentare i poeti frequento i canzonettari i giullari musici, che pur nella loro nazionalpopolarità, qualcosa di interessante riescono a trasmetterla. E mi ritrovo a citare in risposta al tuo "che fare?" per la seconda volta su queste pagine una canzone di Bertoli che vado a riascoltarmi ogni volta che sono giù per ricaricarmi: "Canterò le mie canzoni per la strada - ed affronterò la vita a muso duro - un guerriero senza lancia e senza spada - con un piede nel passato - e lo sguardo dritto e aperto nel futuro" Il presente Grazia non esiste fino in fondo, è avanti che dobbiamo guardare anche nel peggiore dei momenti, è resistere, resistere, resistere all'imbecillità ed allo scoramento imperante quello che dobbiamo fare, imbecille significa proprio questo etimologicamente, incapace di combattere; e noi (anche qui la citazione è reiterata) dobbiamo rispondere con Allende "No se rinde un gallo rojo si no cuando està ja muerto". E' toccato a noi traversare questo autunno dell'osceno priapo-patriarca imbellettato. Tocca a noi ancora tirare la carretta della razionalità, della legalità, della solidarietà nonostante tutto, finchè qualcuno non ci rilevera alle stanghe, finché le ruote non usciranno dal pantano. Un abbraccio


DALEMA BERLUSCONI

DALEMA BERLUSCONI