Si chiama “Seychelles Brand” ed è l’idea del presidente delle Seychelles, James Alix Michel, per riformare e guidare lo sviluppo turistico dell’arcipelago che è uno dei Paesi più ricchi e democratici dell’Africa. Michel, del Seychelles People's Progressive Front, è anche ministro del turismo, la più grande risorsa economica delle isole, ha annunciato la svolta a Val des Prés, nel corso del summit dell’industria turistica del piccolo Paese. La cosa incredibile per un Paese come il nostro che, in molte località, sta subendo i morsi della crisi verticale del turismo balneare, è che la proposta del presidente Michel arriva mentre il turismo alle Seychelles è in pieno boom: un aumento del 12% nei primi 7 mesi dell’anno rispetto al 2009. Insomma, mentre l’Italia balbetta e pensa di rilanciare il turismo con i campi da golf e il cemento, i nostri concorrenti (destinazioni turistiche dove vanno in vacanza molti italiani) prendono tutt’altra strada. Il presidente socialista Seychellois ha spiegato che «Per diventare veramente competitivi in un mondo globalizzato, le Seychelles devono superare il cliché abituale di destinazione che offre mare, sole e sabbia. Il turismo è un incontro tra due civilizzazioni ed è tutta la cultura del Paese ospite che i visitatori vogliono scoprire durante le loro vacanze. L’essenza del “Seychelles Brand” è l'identità delle Seychelles, punta a sviluppare un turismo che unisca lo charme del paesaggio naturale con l’ospitalità dei suoi abitanti e la serenità e la stabilità di cui gode il Paese». Basterebbe paragonare le parole del presidente delle Seychelles con la discussione in corso all’Elba, dove il sindaco di Rio Marina, l’onorevole dell’Udc Francescoo Bosi, chiede di costruire ancora di più e di raddoppiare la popolazione dell’isola fino a 50 mila abitanti per capire le ragioni delle difficoltà del turismo italiano. Ma c’è di più: il presidente del piccolo arcipelago sperso nell’Oceano Indiano sottolinea che il concetto del “Seychelles Brand” «Si declina sotto diverse forme, quali una più grande partecipazione dei seychellois nell’industria turistica attraverso la proprietà degli stabilimenti turistici o, ancora, producendo, in quanto concessionari o partner, i prodotti di cui hanno bisogno gli hotel». Insomma, fine del modello dei villaggi turistici e della colonizzazione economica delle Seychelles e turismo maturo nelle mani degli abitanti. «Il marchio Seychelles va oltre la bellezza fisica delle nostre isole. E' il tanto atteso e molto chiacchierato ponte che porta alla coesione sociale delle Seychelles, con l’arte, la storia e la cultura che ci avvicinano alle altre civiltà – ha detto James Michel - I visitatori alle Seychelles devono essere in grado di identificare il carattere distinto dell’ospitalità delle Seychelles , il nostro modo di vita, la bellezza unica della nostra natura, e il calore della nostra gente. Soprattutto, si tratta di un nuovo dinamismo. Racchiude in sé lo spirito imprenditoriale delle Seychelles nel settore. Riaffermo che aprire bisogna la strada per la proprietà da parte dei seychellois delle imprese legate al turismo. Credo fortemente nella proprietà di questo settore vitale per i seychellois. Dobbiamo continuare a rafforzare le strutture e migliorarne le condizioni per consentire ai nostri cittadini di diventare attori chiave nell'industria del turismo». Il Presidente ha detto che il Seychelles Tourism Board (Stb) collaborerà con la Planning Authority e la Licensing Authority nella gestione esclusiva della “vendita” dei siti più esclusivi del Paese, nella pianificazione del turismo del futuro e per le autorizzazione delle attività turistiche: «Un new quality assurance (nuovo marchio di garanzia della qualità) sarà rilasciato ogni anno del Seychelles Tourism Board agli stabilimenti e dei servizi turistici , che garantiscono la " Seychelles Tourism Assurance"». Intanto il sito storico del Tourism & Cultural Village, conosciuto come Domaine de Val des Prés, sarà affidato alla gestione del Tourism Board per massimizzare il suo potenziale come un villaggio funzionale culturale, dove gli studenti dell’Accademia del turismo riceveranno una formazione e preziosa esperienza di prima mano. Anche l’Anse Royale Beach Park sarà anche trasferito all’Stb per un nuovo sviluppo . «Noi razionalizzeremo le nostre politiche in materia di gestione , salvaguardia e promozione del nostro patrimonio nazionale - ha detto il presidente – Il governo ha deciso di istituire un organismo che preveda un migliore collegamento tra tutte le agenzie che hanno una partecipazione nella gestione dei nostri siti storici, culturali e ambientali. Questo organismo farà in modo che ci siano armonia nelle politiche e norme comuni, garantirà un migliore coordinamento e definirà le buone pratiche. Le Seychelles continueranno a commercializzare sé stesse all'estero con lo slogan: “The Seychelles Islands, Another World”».
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