De Andrè day, Beneforti ha scarsa riconoscenza» Si resta a dir poco sorpresi, quanto non amareggiati, nell’apprendere delle parole di Alessandro Beneforti, organizzatore del De Andrè Day, che la manifestazione avrebbe meritato «un’attenzione maggiore di quella che gli è stata data quest’anno». Per non parlare poi delle critiche che ha voluto riservare alla seconda serata, quella di Sant’Ilario, che a suo parere «c’entrava come il cavolo a merenda» e delle sue non meglio specificate allusioni quando confessa quanto sia difficile andare avanti «quando ti vengono messi i bastoni tra le ruote». Forse Beneforti ha memoria breve, o semplicemente dimostra scarsa riconoscenza, perché sembra essersi ʺdimenticatoʺ, da organizzatore dell’evento, del finanziamento di 7.200 euro che l’amministrazione di Campo nell’Elba ha voluto anche per quest’anno destinare al De Andrè Day, un appuntamento nel quale abbiamo sempre creduto e continueremo a credere. Teniamo a sottolineare che in un momento di crisi generalizzata, durante il quale molti altri eventi hanno visto ridursi i contributi comunali, il De Andrè Day ha beneficiato di un cospicuo finanziamento, che lo ha reso il secondo appuntamento «più finanziato» dal comune dopo il Mediterraneo Jazz Festival. Non si comprende lo sfogo, né tantomeno gli affondi, contro un’amministrazione che ha voluto essere in prima fila nell’organizzazione del De Andrè Day. Tra l’altro altrettanto incomprensibile resta il riferimento alla seconda giornata che si è tenuta a Sant’Ilario – organizzata grazie alla collaborazione dell’associazione Verdi di Capoliveri - e pagata questa interamente dal Comune di Campo, per 1.500 euro. Una serata - che ha visto sul palco un artista come Saverio Porciello, che con De Andrè ebbe l’onore di suonare – che ha avuto il merito di allungare il cartellone e coinvolgere anche la comunità di Sant’Ilario. Serata totalmente snobbata, non si sa per quali ancestrali e incomprensibili motivazioni, dall’organizzazione del De Andrè Day, forse più incline a partigianerie d’altri tempi che alla messa a punto di eventi musicali. Talvolta, prima di parlare si farebbe meglio a riflettere. Amministrazione di Campo nell’Elba La replica di Alessandro Beneforti La reazione dell'amministrazione comunale alla mia intervista rilasciata a TTE su alcuni aspetti della manifestazione del De Andrè Day mi sembra un pò scomposta. Intanto sia il titolo che la sostanza delle accuse a me rivolte è completamente fuori luogo perchè io ho pubblicamente ringraziato l'amministrazione per il sostegno e il contributo all'evento, sia alla fine della serata, sia nel mio comunicato di ringraziamento (Elbareport 21-23 agosto e profilo facebook del D.A.D.), sia nell'intervista a TTE poi ripresa da T.E.News del 29 agosto. Nessuna dimenticanza quindi, casomai cantonata dell'estensore del comunicato dell'amministrazione. Per la cronaca i 7200 euro sono andati: (6000 all'ass. Modigliani per Vittorio De Scalzi+Service Audio Luci+ Viaggi e alloggi), (600 alla Spot Line per locandine e cover page Tirreno) e gli altri 600 o poco meno alla Siae. Gli altri 36 musicisti hanno suonato come sempre Gratis, anzi, hanno suonato (quest'anno si) per passione. Riguardo al concerto del 21 ho solo risposto ad una domanda dell'intervistatrice (e anche a quella che si sono posti moltissimi cittadini) e ho detto quello che in fondo hanno pensato tutti. E per evitare ulteriori giri di parole sulle motivazioni di ciò che è accaduto potrei citare quello che ha risposto uno dei musicisti dell'associazione Verdi alla stessa domanda : "..Noi il De Andrè Day ce lo facciamo a S.Ilario !.." Organizzare quell'evento in quella circostanza è un pò come se il giorno dopo la festa dell'Uva a Capoliveri, i Laconesi organizzassero la festa del Tralcio o della Pampana... La ns assenza dal concerto di S.Ilario poi è del tutto giustificata da un altro episodio (e qui l'amministrazione non c'entra nulla) che ha dell'incredibile ed è la "manipolazione" dell'articolo del Tirreno dove al mio comunicato stampa sono state tolte le prime righe (con la data del 20 agosto) ed è stato scritto ben 3 volte (TRE VOLTE) che il De Andrè Day si sarebbe tenuto a S.ILARIO il giorno successivo... guarda caso il 21, dove in prima fila (qui si, a S. Piero no) c'era schierata la giunta . E qui al caso non c'ha creduto nessuno. Per quanto riguarda gli intralci mi riferisco a dei permessi che mi sono stati richiesti dagli uffici comunali a mezzogiorno e mezzo del 20 agosto riguardanti la certificazione dell'impianto elettrico (doveva essere richiesta alla ditta che ha eseguito l'impianto che ovviamente non ero io..) e la domanda di licenza per trattenimento pubblico e danzante, che nella proposta approvata era a carico del comune. Ecco, non c'è nessun affondo, solo un esposizione dei fatti e una richiesta di maggior dialogo e coordinamento per il futuro. Il Cartellone si può allungare in molti altri modi più coerenti e la comunità di Sant'Ilario si può coinvolgere organizzandogli fin dall'inizio della stagione lo stesso numero di eventi delle altre frazioni come è sempre stato fatto in passato. La parte finale della risposta poi parla da se (partigianerie d'altri tempi ??) e denota la miopia strategica di chi vuole gettare benzina sul fuoco. Per i turisti un evento che piace e che attira pubblico è un evento che viene fatto all'Elba e non a San Piero, a Campo, a Schiopparello etc.. La maggior parte dei turisti quando scopre che all'Elba ci sono 8 comuni ti guarda male e ti chiede se stai scherzando... Si, è vero..Talvolta prima di rispondere si farebbe meglio ad informarsi. Alessandro Beneforti
De Andrè 2010 1