La vertenza Elba non sembra decollare, non sembra trovare la necessaria sensibilità delle forze politiche che dovrebbero avere la responsabilità di amministrare il territorio. Nel momento in cui sarebbe necessaria una riflessione seria e condivisa sul futuro possibile, si continua ognuno per la propria strada, proponendo questa o quell’altra ricetta salvifica. Il Sindaco Peria, sindaco del comune più grande, continua a giocare a gamba tesa alla ricerca di inutili primogeniture. Tutto, comunque, in perfetta sintonia con gli indirizzi di sistema; in sintonia con quello stesso sistema che niente ha dato all’Elba, mentre tanto ha contribuito allo sviluppo della costa continentale. Anche il Sindaco di Rio Nell’Elba ha la sua ricetta, purtroppo, però, anch’egli sembra ben lontano dall’idea di un percorso serio e costruttivo. In questo modo non si fanno gli interessi dell’Isola, ma traspare piuttosto un ossequio ai dettami di apparato, si è vittime coscienti del morbo di subalternità. Una volontà eterodiretta, quindi, per garantire l’ attuazione di indirizzi regionali che nulla hanno a che vedere con le reali necessità di sviluppo del territorio. In questo scenario c’ è poi chi, vivacchiando, preferisce il silenzio, nella convinzione che, non calpestando i piedi ai “potenti”, si avrà qualche briciola in più per il proprio orto. Non è più il tempo di parlasi addosso o defilarsi, ma di sedersi attorno ad un tavolo per fissare i contenuti della “ Vertenza Elba ”. Chi ha realmente intenzione di lavorare deve accettare la sfida, spogliandosi dai lacci e laccioli che ormai da troppo tempo condizionano il nostro sviluppo. E’ l’ora di puntare non solo a proposte di legge, ma, come Elbani, dobbiamo puntare all’apertura di una conferenza Stato Regione sui problemi della nostra isola. Dobbiamo essere attori del nostro futuro e portare i progetti dello sviluppo che vogliamo sui tavoli statali e regionali .
Portoferraio dalle Grotte media