Il Comitato Elba Sanità ha assistito, con alcuni suoi rappresentanti, alla presentazione del libro dell’Onorevole Francesco Bosi “ Una certa idea dell’Elba” e ha ascoltato il dibattito che ne è seguito presso il Centro culturale De Laugier. Il motivo dominante che ha caratterizzato tutti gli interventi, seppure nella diversa visione di come si debba pensare lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra Isola, è stata la necessità di far valere tutti i diritti e le prerogative che ci spettano attraverso una sola ed autorevole voce. Si è giustamente detto che non è possibile aspettare che sia riconosciuto il valore del nostro territorio e i diritti dei suoi abitanti solo per graziosa benevolenza delle Istituzioni continentali che ci governano, bensì si è affermato da più parti che dobbiamo essere noi stessi attori e protagonisti attivi del nostro futuro in termini di sviluppo socio economico, compatibile e funzionale all’integrità del nostro territorio, unica ricchezza economica che abbiamo, per pensare soprattutto ai nostri giovani, sostituendo ad una precarietà ormai insostenibile, la certezza di valori condivisi come un lavoro stabile, come la fruizione di servizi sempre adeguati ai bisogni, come la creazione di un tessuto sociale solidale e pronto a recepire i nuovi bisogni che emergono dalla società civile. La diversa concezione di come progettare il nostro sviluppo, a nostro parere, non è stata poi così divergente da non poter essere ricondotta ad una visione unitaria. Come è stato suggerito, è necessario però che si rafforzino le ragioni e si moltiplichino le occasioni in cui i Sindaci si ritrovino per discutere insieme dei nostri problemi. Si verificheranno sicuramente divergenze ma crediamo non così insanabili da costringere a rotture irreversibili. Se oggetto di discussione non saranno questioni di appartenenza politica, magari riproponendo copia di diatribe partitiche che spesso sterilmente ci propongono a livello nazionale, ma questioni che ci riguardano direttamente e che incidono sul nostro futuro, crediamo che la convergenza di intenti si possa ottenere con maggiore facilità anche come necessaria premessa per giungere ad quella unità istituzionale che rafforzerebbe senza dubbio il nostro ruolo e la capacità di essere ascoltati. Un esempio eclatante è stato la vertenza con la Società Terna per eliminare quei devastanti tralicci già messi in opera. E’ stata una battaglia dura, ma che ha ottenuto il risultato sperato proprio perché ha visto la coesione di tutte le nostre Istituzioni politiche ed economiche, nonché la partecipazione attiva di tanta parte della popolazione elbana oltre qualsiasi appartenenza. Qualora si realizzi dunque veramente tale unità, anche solo su singole questioni, sarà indifferente che a farsene portavoce sia un Sindaco di un comune del versante occidentale piuttosto che un Sindaco di un comune del versante orientale. Il nostro Comitato Elba Sanità è nato da quella consapevolezza e combatte la sua battaglia per salvaguardare un servizio indirizzato alla soddisfazione di un diritto inalienabile come la salute e al rispetto della vita e dignità umana a tutte le età e per tutte le malattie. Spesso, però, nei dibattiti tale diritto viene considerato alla stregua di altre problematiche sicuramente importati, ma riteniamo non così fondamentali come deve essere la tutela della salute pubblica. E’ questa la ragione per cui i promotori di questa iniziativa hanno ritenuto prioritaria la formazione di un Comitato con questi scopi piuttosto che altri, valutando che le prestazioni sanitarie sia ospedaliere che territoriali si stessero deteriorando visibilmente, soprattutto a seguito delle ristrutturazioni non sempre giustificabili dettate sia dalla Regione che dalla nostra Azienda sanitaria locale. Sollecitiamo e ci aspettiamo dunque, per tutte le ragioni su scritte, che i nostri Sindaci si facciano parte diligente per discutere nei loro Consigli comunali, anche con il nostro contributo e con quello di altri soggetti, di questa vitale questione, considerando le proprie esigenze territoriali non come obiettivi fine a se stessi, ma riconducibili ad una visione generale e complessiva della sanità elbana. Successivamente potranno con maggiore forza e consenso riportare nella conferenza dei Sindaci tutte le problematiche emerse, per farne oggetto di istanze condivise da proporre con forza a tutti i Soggetti pubblici che hanno su tali questioni ampi poteri decisionali. Riteniamo che anche in questo modo si creino tutti i presupposti per una semplificazione istituzionale nel governo complessivo del nostro territorio; ne abbiamo estremo bisogno e su tale necessità è ormai consapevole gran parte della nostra opinione pubblica.
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