Le affermazioni dell'Assessore Regionale Ceccobao possono essere apprezzate solo da un emulo del Tafazzi, personaggio televisivo che ama darsi martellate sugli zebedei. Riassumiamo in breve la posizione della regione Toscana: • Toremar verrà ceduta interamente a privati • I prezzi non caleranno salvo eventuali maggiori finanziamernti statali, il che peraltro potrebbe essere illegale (!?) • La Regione non garantirà la concorrenza perchè non le compete, non interverrà sull'Autorità Portuale, né sull' assegnazione degli slot (su cui pende il ricorso di Corsica Ferries) Tutti d'accordo: Val di Cornia e Piombino annuiscono e ringraziano, insieme con i loro rappresentanti in Consiglio Regionale, eletti anche da noi (bravi merli, noi elbani!) Anche il PD elbano -sorprendentemente- ripete la filastrocca di Ceccobao contro gli interessi dell'Elba, dei suoi abitanti, della sua economia. E ci venite a dire che la Regione ci ha dato risposte adeguate? Cari amici del PD, pensate davvero di rappresentare i cittadini e le categorie economiche, in particolare nel settore del turismo, avallando questa follia prossima ventura? Non crediamo che si debbano ossequiare sempre e comunque le scelte dei dirigenti regionali, né che gli interessi di un territorio e dei suoi cittadini debbano essere subordinati all'obbedienza di partito. Non serve scomodare le categorie della destra o della sinistra, ma solo quelle del diritto: • Il diritto del cittadino isolano ai collegamenti con la terraferma: una compagnia a controllo pubblico è garanzia del nostro diritto alla mobilità: la nave è il nostro solo mezzo per raggiungere casa. Non abbiamo scelta tra automobile, treno, autobus, bicicletta. Per noi c'è solo la nave. • Il diritto dell'economia turistica a non essere strozzata a monte: Saremo nelle mani di uno o due operatori privati, che faranno fortuna sul'attrattiva del nostro territorio, con la concorrenza inesistente o moribonda, con il rischio di accordi di cartello, senza che le forze locali possano intervenire... che destino si prospetta per l'economia turistica elbana? All'Isola d'Elba molte voci di buon senso criticano questa scelta sciagurata della Regione Toscana. Vogliamo solo fare qualche semplice considerazione: La cessione al privato In un Paese civile, dove Governo ed Istituzioni sono funzionanti, oneste, autorevoli e rispettate, l'ipotesi della privatizzazione può essere presa in considerazione per appaltare servizi in convenzione, sotto controllo dell'ente pubblico. Al contrario, quasi sempre in Italia con le privatizzazioni si punta in realtà ad ottenere il massimo profitto per il privato, spesso a scapito del servizio e dell'occupazione, ripianando inoltre eventuali situazioni debitorie con denaro pubblico. Un esempio per tutti? Alitalia insegna. Una autentica concorrenza Ricordiamo che l'Autorità Portuale ha assegnato gli slot a BN (compagnia senza traghetti) e questa li ha in seguito ceduti ad una compagnia che fa soltanto tre viaggi al giorno... Non vi sembra che sia una spregiudicata operazione per creare una finta concorrenza, solo formale, ai danni degli utenti? Cosa accade se una Compagnia ha una posizione di forza e la concorrenza è minimizzata? Ecco i risultati, in termini di prezzi, della attuale situazione di concorrenza squilibrata. Il giorno 2 Agosto abbiamo simulato acquisto on line dei biglietti di sola andata Piombino – Portoferraio presso le tre compagnie due diversi giorni 5 e 7 agosto nella varianti semplice passeggero, passeggero + auto inferiore ai quattro metri di lunghezza ed i numeri ci paiono parlare chiarissimo: Per il passaggio nell’infrasettimanale 5 Agosto un passeggero doveva sborsare BLUNAVY € 9.86, TOREMAR € 10,70, MOBY € 23.20 per la solita tratta nel giorno prefestivo 7 agosto si saliva a: BLUNAVY € 11.77, TOREMAR € 12,50, MOBY € 31.20 Nel caso di passaggio di una persona con auto al seguito il 5 agosto BLUNAVY € 70.38, TOREMAR € 74.96, MOBY € 89.20 Ed ancora per il passaggio di una persona + auto il 7 agosto BLUNAVY € 94.23, TOREMAR € 99.76, MOBY € 179.30 Se Toremar passerà in mani private, fuori dal controllo pubblico, la situazione non potrà che peggiorare. Siamo ancora in tempo, diciamo NO questa privatizzazione senza controllo né garanzie SI al controllo pubblico ed a una vera concorrenza, per tutelare i diritti degli elbani e l'economia dell'Isola
Liburna Toremar