Nella notte tra sabato e domenica appena trascorsi, i Carabinieri della Compagnia di Portoferraio sono stati impegnati in un servizio coordinato a largo raggio che aveva lo scopo principale di effettuare controlli alla circolazione stradale per prevenire incidenti (le cosiddette “stragi del sabato sera” dovute all’abuso di alcool e all’uso di stupefacenti) e contrastare i reati inerenti le sostanze stupefacenti. Oltre alle normali pattuglie, che hanno assicurato una pronta risposta alle oltre 30 richieste di intervento , di vario tipo, giunte al numero di emergenza 112 durante quella notte, sono state impiegate 5 pattuglie in più rispetto al quotidiano servizio. Un tale dispiegamento di uomini e mezzi ha consentito di controllare oltre 50 veicoli (macchine e moto) e 70 persone, sottoponendo sul posto i conducenti ad accertamenti per stabilire il loro tasso alcoolemico. I risultati sono stati apprezzabili su più fronti. Da un lato, considerato che un solo conducente è stato trovato positivo all’etilometro (per lui, 48enne di Como, poiché superava di quasi 3 volte il limite consentito, patente ritirata e denuncia in stato di libertà all’A.G.), si è avuta la dimostrazione che ormai i giovani hanno capito che guidare ubriachi è pericoloso per sé e per gli altri. Dall’altro lato, sempre con piacevole sorpresa, si è capito che, invece di essere visti con diffidenza e forse un po’ di fastidio, i Carabinieri anche in sede di controllo sono apprezzati. Numerosi ragazzi si sono, infatti, avvicinati ai posti di blocco e di controllo, chiedendo di poter essere sottoposti alla prova dell’etilometro e volendo sapere anche qualcosa in più circa la normativa in materia, appena modificata. Il dispiacere si è invece avuto nel momento in cui l’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri di Portoferraio è dovuta intervenire per rilevare un incidente stradale causato probabilmente dalla stanchezza del conducente e per l’alcool ingerito: il 48enne di Como, operaio, è stato soccorso dopo che, uscito con la sua motocicletta fuori dalla sede stradale, si era ferito. Tra l’altro il malcapitato è stato trovato alla guida del veicolo privo della patente di guida, poiché revocata. Per lui, quindi, doppia denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria: una per la guida sotto l’influenza dell’alcool, una per guida senza patente, così come disposto dal Codice della Strada. Un ulteriore risultato operativo è stato conseguito sul fronte della lotta all’immigrazione clandestina. In estate, si sa, molti stranieri si riversano sulle spiagge dell’Isola d’Elba per vendere prodotti, offrire massaggi e far assaggiare frutta a pezzi, ma tanti di questi non solo non hanno i previsti permessi e le regolari licenze, ma non sono neanche in possesso del regolare permesso di soggiorno. Per tale motivo T.J., 30enne marocchino, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Campo Elba, non avendo ottemperato all’ordine del Questore della Provincia di Firenze di lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni dalla notifica del provvedimento di espulsione. Tutto era iniziato da un semplice controllo al porto di Marina di Campo per verificare il flusso di persone e mezzi in transito nel weekend sull’Isola d’Elba, quando ad un certo punto la pattuglia della Stazione Carabinieri di Campo è stata incuriosita dall’atteggiamento circospetto di un cittadino extracomunitario, fermato per un normale controllo. A nulla era valso, infatti, il tentativo del 30enne di passare inosservato e all’alt dei Carabinieri si è rassegnato al controllo. Il giovane è stato accompagnato in caserma poiché privo di documenti di identificazione e dopo i primi accertamenti, si è appurato sia che l’origine del ragazzo era marocchina sia che era stato precedentemente espulso dalla Questura di Firenze. Dal capoluogo toscano, il marocchino si era allontanato dopo aver ricevuto l’ordine del Questore di quella città di lasciare, entro 5 giorni dalla notifica del provvedimento, il territorio dello Stato italiano. Il giovane a quel punto ha pensato di rifugiarsi all’Elba, sperando di non incappare in qualche altro controllo delle forze dell’ordine, ma arrivato a Campo nell’Elba ha incontrato una pattuglia dei Carabinieri. Il marocchino è stato quindi tratto in arresto e denunciato per inosservanza del provvedimento di espulsione. Condannato a 5 mesi di reclusione è poi stato accompagnato presso la Questura di Livorno per l’espulsione.
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