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Water Front e la disponibilità (solo a parole) di discuterne con gli ambientalisti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 24 agosto 2010

In queste mattine ho più volte fatto una passeggiata in bicicletta sul magnifico crinale di Colle Reciso da cui si può godere il panorama unico di Portoferraio dall’alto. Con il vento, prima di scirocco e poi, sotto ferragosto, di libeccio, molte imbarcazioni hanno trovato riparo nella rada, considerata, anche dall’ammiraglio Nelson, una delle più sicure del Mediterraneo. Ebbene mi sono divertito a contarle: il 13 agosto erano 125, il 16 erano 132, il 18, invece, poco più di 100. Non so quali siano le tariffe praticate nei porti turistici attrezzati, ma considerando che per il mio piccolo gozzo di 5 metri, quando cerco riparo a Margidore, pago 10 € al giorno, assumendo che la misura media delle barche suddette sia 10 metri e che la tariffa (sicuramente è più alta, ma serve solo per avere un’idea) sia la stessa (10 € per ogni 5 metri), la Cosimo de’ Medici, se finalmente avessimo un porticciolo attrezzato a San Giovanni, avrebbe incassato oltre 7.000 € da aggiungere a quanto è l’introito giornaliero derivante dalle barche che sono ormeggiate in darsena. Fin qui una semplice considerazione di carattere economico che non è però quella che ci interessa maggiormente. Ci poniamo, invece, la domanda di quanta sporcizia quelle barche abbiano scaricato in mare. E’ una domanda retorica! Basta passeggiare in queste sere d’estate lungo la Calata, specialmente nel tratto che va dalla Stella Marina al Gallo, per avere la risposta. Portoferraio è già in forte crisi di turismo, sicuramente più degli altri paesi, nonostante non abbia niente da invidiare agli altri né in termini di bellezze naturali né in termini di beni artistici e architettonici. Sicuramente non ha bisogno di questi acceleratori di negatività e quindi si dovrebbe fare di tutto per evitare tali passi falsi. In poche parole: bisogna accelerare i progetti in essere nel rispetto dell’ambiente e delle necessità dei cittadini residenti prima di tutto e degli ospiti in secondo luogo per poter offrire dei servizi adeguati. L’associazione ITALIA NOSTRA, dopo aver depositato presso il Comune un dettagliato documento di osservazioni alla Variante al Piano strutturale denominata “Water Front”, é stata invitata, nel novembre 2009, dal sindaco, insieme a Legambiente e WWF, per un disteso confronto, dopo il quale … assoluto silenzio. Nonostante che i responsabili del comune avessero preso l’impegno di prendere in carico molte delle nostre osservazioni e di redigere un verbale dell’incontro, non abbiamo avuto ulteriori contatti. Rinnoviamo dunque al comune di Portoferraio la nostra piena disponibilità a discutere costruttivamente il progetto, sia nel rispetto di quanto abbiamo presentato, sia considerando le esigenze di sviluppo di un paese e di un porto che, per le sue peculiarità, potrebbe diventare la perla del Tirreno.


Portoferraio golfo con barche dal reciso

Portoferraio golfo con barche dal reciso