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Diritti e doveri di informazione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 20 agosto 2010

Poche righe per dovere di informazione. Scorrendo gli articoli di Tenews di ieri 19 agosto si trova una lettera-commento relativo all’annuncio di qualche giorno fa a firma di Paolo Chillè sull’esigenze di autopromozione delle istituzioni che chiedono alla stampa supporto gratuito. L’immagine utilizzata per sancire tale abitudine si riferisce all’evento di apertura del Festival del Camminare 2009, avvenuto agli inizi del mese di aprile, con l’intervento di Giobbe Covatta sulle Fortezze di Portoferraio. Per promuovere quell’evento e alcuni altri del Festival, iniziativa inaugurata all’Elba proprio nel 2009, il Parco Nazionale aveva pagato € 3600 alla società SCOOP con provvedimento n. 180 del direttore. Ciò è avvenuto in stretto accordo con l’allora direttore di APT che, a sua volta aveva pagato altrettanto (50% a soggetto pubblico) per garantire un’adeguata promozione con passaggi video. Si trattava di favorire la comunicazione per lanciare l’ecoturismo in bassa stagione. Nel 2010 questi soldi non c’erano nella disponibilità del budget del Parco ne’ in quello dell’APT. Pertanto, stante la mancanza di fondi, non è stato possibile assecondare la richiesta della società e quindi il lancio e la promozione video non sono state realizzate. Ne siamo stati consapevoli e abbiamo cercato di trovare qualche ripiego per far emergere comunque gli eventi nell’interesse del territorio. Per quanto riguarda il diritto dei cittadini ad essere informati sulle attività istituzionali è invece evidente che ciò rappresenti una condizione auspicabile e gli organi di informazione dovrebbero esercitare tale dovere. Il Parco diffonde regolarmente comunicati stampa per informare sulle attività istituzionali che possono avere un riscontro per il pubblico. Li invia tramite una mailing list a tutte le testate che operano in zona; per le iniziative a maggiore rilievo le comunica anche a livello nazionale. Gli organi di informazione che valutano tali avvisi come notizie significative per la pubblica opinione, le pubblicano; chi pensa invece che le comunicazioni inviate dall’ente pubblico siano invece pura promozione al pari di quello che fanno le aziende private, può decidere diversamente.


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