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APT ? Rimangano (anche privatizzate) con intatte facoltà promozionali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 19 agosto 2010

Le azioni di governo sia a livello nazionale che locale si caratterizzano politicamente per le scelte che vengono fatte essendo le risorse sempre limitate e quindi mai sufficienti per soddisfare pienamente tutti i bisogni e le necessità pubbliche nonché private. Il Governo della Toscana, constatato che purtroppo i trasferimenti statali si sono ridotti consistentemente, sta riducendo le spese e conseguentemente ridimensionando alcuni servizi che eroga. In questo caso, come per l’Amministrazione centrale, vale il giudizio politico dei cittadini che hanno il diritto e il dovere di giudicare le scelte politiche e trarne democraticamente le conseguenze quando sono chiamati al voto o al dialogo con le Istituzioni e i Partiti politici sempre che entrambi abbiano la capacità di ascoltare le istanze che di volta in volta emergono dalla società civile. Il programma politico di qualsiasi Governo anche locale deve dunque esplicitare queste scelte perché tutte le sue azioni possano essere coerenti con esso ed essere giudicate o discusse. Le ragioni che hanno spinto la Regione toscana a decidere per l’accentramento di tutte le Aziende di promozione turistica locali e della loro azione promozionale, possono essere giustificabili là dove, però, espliciti, per scelta politica, in quali importanti servizi, viceversa, non intenda contrarre le spese, pur nella doverosa e drastica eliminazione di tutti i possibili sprechi. Uno di questi è sicuramente il Servizio sanitario deputato alla tutela di un bene primario ed assoluto come la salute che per questa sua natura deve essere essenzialmente a carattere pubblico ed avere una qualità sufficientemente alta perché rivolto a beneficio di tutti indistintamente qualsiasi ne sia il reddito; ciascun cittadino poi deve concorrere alla sua realizzazione secondo le proprie disponibilità economiche. Affermare che l’azione promozionale a beneficio di ciascun territorio a vocazione turistica possa essere svolta altrettanto efficacemente con la centralizzazione delle A.p.t., lasciando alle succursali territoriali solo un compito di semplice accoglienza, non è ragionevole soprattutto per un territorio così complesso e variegato come l’Isola d’Elba, anche se giustificabile per le ragioni su scritte. Non è, però, a nostro parere, un servizio così essenziale da dover essere erogato per definizione da un Ente pubblico. Possiamo affermare, infatti, che una iniziativa privata di tutti i nostri protagonisti economici e delle loro Associazioni di categoria, magari coadiuvata secondo il loro ruolo dai nostri Comuni, indirizzata a creare un consorzio per la gestione di una Agenzia con il compito di compiere azioni promozionali mirate ad incrementare e qualificare l’offerta turistica, possa supplire adeguatamente ad un tale mancanza. Invitiamo per questo l’Associazione Albergatori, la Confcommercio, la Confesercenti, il CNA a riflettere su questa proposta e, qualora sia condivisibile, a compiere tutti i passi necessari perchè ciò si realizzi, consentendo anche al Dott. Fabrizio Niccolai e ai suoi collaboratori di proseguire il buon lavoro compiuto fin ad ora.


monaco 2006 APT

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