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Martinenghi non puntiamo più alla provincia ma all'APS

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 18 agosto 2010

C’è un soggetto giuridico “laico” voluto dal legislatore come “corpo intermedio” tra società civile, Comuni, Enti del territorio: l’Associazione di Promozione Sociale o APS. E’ un mezzo per favorire l’associazionismo dei cittadini e la collaborazione con la Pubblica Amministrazione, per svolgere attività di pubblica utilità; in nome di quel “principio di sussidiarietà” e quel “decentramento amministrativo” promossi dagli art. 18 e 5 della Costituzione, che soli possono rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente e vicina ai cittadini. E’ lo strumento ideale per “fare sistema” all’Elba Arcipelago, necessità da più parti sostenuta. Perché l’APS è un mix di volontariato, associazione per la tutela dei diritti e cooperativa sociale, che può retribuire i propri associati per svolgere le attività indicate dalla L.R.Toscana: “a) ambientale-turistico, b) culturale-educativo e di ricerca etica e spirituale, c) sociale, d) socio-sanitario, e) sanitario, f) sportivo-ricreativo, g) della tutela dei diritti”; si presta dunque a molteplici utilizzi. Un esempio di attività “ambientale-turistico” fra i molti – attuale dopo la “centralizzazione” dell’APT a Firenze - può essere la promozione autonoma della nostra industria del turismo, dalla quale dipende il 98% del PIL dell’Elba Arcipelago, secondo l’assessore della Provincia di Livorno Pacini. L’APS può svolgerla - meglio se con le incentivate convenzioni con Comuni ed Enti locali – delegandola ad un comitato di operatori locali esperti, che desidererà finalmente secondo criteri di marketing turistico - non politici – le iniziative e le fiere del turismo da presenziare con proprio stand. Tra ripartizione dei costi, incentivi e trasparenza amministrativa, i budget risulteranno assai accessibili ed i risultati sorprendenti. Ma un’APS è incentivata ad occuparsi anche della “tutela dei diritti” collettivi e da noi è ormai diffusa la consapevolezza che solo la “Provincia dell’Elba Arcipelago” può fare uscire l’Elba dall’impoverimento di una “crisi di sistema” accentuata dal collasso dell’Unione dei Comuni e dell’APT. Si rammenti che l’art. 114 Costituzione definisce “autonomi” anche i Comuni e le Province, ma a questa sola la L.267/2000 ed il vigente federalismo demaniale assegnano poteri e risorse aggiuntivi. Un Comune unico qui si ridurrebbe a “cavezza per condurre l’asino dove vuole il padrone” per dirla con una metafora popolare, senza apportare altro. E’ bene rammentare che fra i “diritti fondamentali” tutelati dalla Costituzione, vi sono “le autonomie locali” che l’art.5 riconosce e promuove e l’art. 133 comma 1 regola quanto alla Provincia con la L. 267/2000. E’ dunque un diritto-dovere della popolazione dell’Elba Arcipelago “fare sistema” per cavarsi autonomamente dai problemi e chiedere democraticamente la nuova Provincia. Per tali ragioni “Elba Unita Provincia” diventa “ELBA ARCIPELAGO APS” con atto notarile, per svolgere i compiti che cittadini, Sindaci ed Enti vorranno assegnare essa. Ad ottobre la presentazione dell’associazione e l’apertura delle adesioni con fissazione degli obbiettivi e dei Comitati in base alle competenze degli esponenti della società civile che vorranno aderire.


Elba Mappa 350

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