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Provenzali: dal vescovo Coletti una lezione di buonsenso per far riflettere tutti

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 17 settembre 2003

“I valori espressi dal vescovo di Livorno, Sua Eminenza Diego Coletti, non devono essere persi di vista da chi, laico o credente, svolge una funzione pubblica a qualsiasi livello. Altrimenti si ottiene il risultato, catastrofico, di alimentare la sfiducia nelle istituzioni e di allontanare le giovani generazioni dalla politica”. Questo il primo commento del Vicepresidente del Consiglio regionale Leopoldo Provenzali, in merito alle idee manifestate dal massimo esponente della Chiesa labronica, nell’attuale congiuntura politico-giudiziaria, caratterizzata da numerose inchieste condotte dalla Magistratura. “E’ vero,” – ha proseguito Provenzali – “occorre ribadire che l’impegno in politica deve essere unito ad un rigore morale che non deve venir meno neanche davanti agli inevitabili compromessi imposti dalla dialettica democratica. Là dove, quando si parla di ‘compromessi’, non si intende certo una qualsivoglia benevolenza verso il malaffare per interessi privati. Questo tipo di approccio non può avere colore politico, deve essere necessariamente trasversale, poiché chiunque rivesta ruoli pubblici, deve avere come priorità il bene della collettività e la ricerca di valide soluzioni ai problemi”. “Le parole del Vescovo non vanno strumentalizzate” – ha concluso Provenzali- “né tirate da una parte o dall’altra: esse manifestano la viva esigenza di costruire qualcosa di nuovo, in termini di progetti, di cose da fare, e di metodo. In questo contesto il dibattito che può aprirsi è di per sé un germe positivo, in un momento caratterizzato da troppi veleni e da poche proposte concrete per superarli a beneficio dei cittadini. Essere credenti o impegnati per la Fede può essere un elemento di propulsione in più, senza che questo debba assolutamente significare l’emarginazione di qualcuno. Anzi, tutti devono sentirsi coinvolti e partecipare allo sforzo di rinascita, anche morale, dell’area livornese e dell’arcipelago”.


provenzali 3

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