Gentili Signori, la decisione recentemente presa dal Comune di Capoliveri di rinviare, per la seconda volta, l’approvazione della Convenzione per la cessione dell’area in cui dovrebbe sorgere il nuovo canile dell’Isola mette in serio pericolo la realizzazione dell’opera e getta nello sconforto gli eroici volontari che, da ormai troppi anni, si sostituiscono agli enti pubblici preposti alla soluzione del gravissimo problema dell’abbandono e del maltrattamento dei cani; e allarma perciò tutti i loro sostenitori, elbani e non, che da tempo si aspettano che le promesse fatte dal viceprefetto Gallitto nel lontano 2002 (“Verrà realizzato un canile di emergenza in tempi rapidi”) diventino realtà. La civiltà di un popolo si misura facilmente osservando come si rapporta agli animali, anche perché, come ci ha insegnato il poeta Orazio, “la crudeltà verso gli animali è il tirocinio di quella nei confronti degli uomini”. Come frequentatore ormai ventennale (innamorato cronico) dell’Isola d’Elba, e come ormai quasi trentennale vegetariano, mi auguro che al più presto venga trovata e messa in atto, nel rispetto di tutte le forme viventi, una soluzione “pubblica” che integri l’incessante attività dei volontari.
canile cani in gabbia due