Cara Elbareport, complimenti per il bellissimo (e professionale) modo col quale avete riferito dell’ incontro in casa DS. Da presente alla serata mi riconosco nella sintesi umano-politica che Elena Maestrini ha stilato per le centinaia di persone che, grazie a voi e a tutta Certastampa, partecipano così in qualche modo alla vita politica di questa città e di quest’isola. E’ questa partecipazione, da coltivare e incoraggiare, il vero antidoto al vuoto di politica che ritengo alla base della tangentopoli elbana: personalismi ed affarismo, corruzione , trovano spazio agevole dove la politica rinuncia a progettare, dove la politica non chiama alla responsabilità collettiva, dove si decide in pochi a cene anche trasversali, svuotando di fatto quegli stessi partiti a cui si dice di appartenere nominalmente: sarebbe interessante fare un sondaggio – a destra come a sinistra- tra chi è iscritto ai partiti, chi lo era e perché non lo è più, ecc. Quando si chiuderà la parte giudiziaria di questo terremoto che non pare alla fine, la politica dovrebbe essere in grado – in parte lo è già ora, per l’ evidenza di certi FATTI - di fare il proprio mestiere: esprimere i pareri, la volontà organizzata dei cittadini (il ruolo previsto dalla Costituzione) sugli aspetti politici delle vicende in corso, per voltare pagina. Se si vuole. Evidente come le illegalità, giustamente perseguite dalle forze deputate a farlo, sono state possibili anche per incapacità politica, mancanza di controllo, sottovalutazione di parecchi amministratori e tecnici, per la rassegnazione da parte dei cittadini-sudditi: il fatto che non siano questi-forse- reati penali, non esime però le forze politiche dal trarre un bilancio per cambiare la politica, o la politica incarnata nell’ Amministrare la Cosa Pubblica, passata la bufera giudiziaria, va bene così com’ è? Sono convinto che tantissimi cittadini, di partito o meno, siano convinti che da cambiare c’ è soprattutto la politica. Questo sarà il primo tema della campagna elettorale del centrosinistra, e per molti cittadini ( spero anche per i partiti ) il primo, una discriminante. La volontà di partecipazione che si espressa con un crescendo in diverse forme da almeno un anno in qua, è già in grado di autorganizzarsi , anche per la scadenza amministrativa, proprio per affermare UNA POLITICA DIVERSA. Proprio perché nasce da questa critica all’attuale politica, individua ( a torto o a ragione non ha importanza) nei Partiti attuali la causa principale: il rapporto – necessario e possibile - quindi è difficile, a volte reciprocamente sospettoso: anche se la matrice di questi gruppi o comitati è progressista, non basta loro la critica –pur vera- alla ‘destra rovina per l’ Elba’ per portarli ad un medesimo tavolo elettorale. Chiedono più coraggio, che si dica che la politica va cambiata tutta, anche la nostra che ci diciamo di sinistra, senza –come si dice-“ buttare il pupo con l’ acqua sporca, ma anche senza rimozioni. Altrettanto coraggio si può chiedere ai movimenti e gruppi , di accettare la sfida unitaria di cui abbiamo tutti bisogno per dare un’ alternativa credibile ai cittadini di Portoferraio e non solo. A giorni si riuniranno le forze politiche di Ulivo e Rifondazione per decidere di partire con un coordinamento ampio delle forze, politiche e non che si riconoscono nell’ idea del centrosinistra: consapevoli che ognuno ha il proprio punto di vista, le proprie priorità, diventa decisivo parlarsi da subito, mettere sul tavolo ognuno le proprie idee per governare i Comuni , con che persone. Proporrei ad Elbareport di aiutare questo percorso di confronto, rendendosi disponibile a raccogliere e sistematizzare idee programmatiche, anche di una riga, che i lettori di Elbareport di sicuro hanno in testa; idee e proposte per i Comuni ove si voterà o anche per gli altri, proposte per l’ Elba intera. Proposte che non è necessario firmare, anche su un solo argomento, o dieci, senza pensare che ci sono altri che le fanno meglio. Siamo tutte minoranze che, a ben guardare, hanno molti interessi in comune. Per parte nostra, come Verdi, non faremo mancare i contributi. Carlo Rizzoli -Portavoce Arcipelago Verdi Caro Carlo Ti ringraziamo per le parole di considerazione sul pezzo di Elena e per la tua analisi sull'arcipelago-sinistra nell'imminenza delle elezioni che ci pare largamente condivisibile. Ovviamente non ci tireremo indietro (come redazione) se si tratterà di dare una mano per la costruzione di nuovi strumenti che servano ad ampliare la partecipazione. Questo anche perchè pensiamo che sarebbe un errore micidiale lasciare il pallino dei programmi e delle scelte soltanto in mano ai partiti, proprio in momento storico in cui le tradizionali forme di associazione politica all'Isola d'Elba mostrano tutti i loro limiti elaborativi e comunicativi. Crediamo anzi che sarebbe salutare in questa fase un rovesciamento dei ruoli. Come dire che non troveremmo per niente scandaloso, (visto che fino ad ora le forze politiche del centrosinistra elbano, non hanno prodotto un rigo di programma, ma hanno continuato ad incartarsi su candidature espresse chiaramente o meno), che fossero soggetti diversi a stendere almeno la trama di una proposta di governo per Portoferraio e per gli altri comuni elbani, e che fossero loro a chiedere alle forze politiche se la condividono. Disponibilità piena di Elbareport dunque, con una doverosa precisazione, quella che a differenza del Cavaliere Maskarato noi crediamo che le idee degli altri siano un valore, anche quando ci costringono a contestarle. Il nostro cuore batte a sinistra, ma riserveremo sempre spazio e dignità alla rappresentazione di chi si colloca su versanti differenti, perchè questo giornale vogliamo pensarlo come un patrimonio (piccolo) della nostra comunità insulare.
pf salita cosimo fiori panorama