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Sulla questione dei diversificati approdi dei traghetti all'Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 07 agosto 2010

.... che il Sindaco Peria taccia non mi meraviglia, così com’è normale che Sergio Rossi non scriva una sola riga di protesta (la sinistra è già d'accordo) ... La Signora Manola Daddi ci scuserà se rispondiamo con un po' di ritardo ai suoi "pensieri" in difesa del sacro scalo portuale ferajese, così come (quando si scherza si scherza, ma non sempre è lecito) ci scuserà se la invitiamo a tirarci in ballo con maggiore prudenza, rispetto e conoscenza delle posizioni espresse dalle persone. Per iniziare la signora non si può neppure permettere di formulare implicite accuse relative a supposti nostri silenzi dettati da una sorta di ordine di scuderia di una ipotetica generica quanto improbabile "sinistra". Abbiamo sempre (orgogliosamente) ripetuto di non avere padrini né padroni e di non essere minimamente influenzabili da partiti, sindacati, categorie, logge, camarille, consorterie. E crediamo di aver dimostrato sempre con i fatti e con gli scritti questa indipendenza di giudizio. Tanto da trovare offensiva la sua allusione. Nel caso di specie ci dichiariamo poi indisponibili ad una crociata tesa al nobile scopo di far transitare tutte le auto davanti al negozio della signora (che non sappiamo neppure dove diavolo sia) o a qualsiasi altro posto, e crediamo che il problema sia sempre lo stesso: quello di un uso del territorio rispettoso e lungimirante con la produzione di strategie economiche intelligenti in luogo delle furbastre tattiche dell'arrangiarsi, del navigare a vista, care ad una classe dirigente elbana che è (lo ripeteremo fino alla nausea) di una disarmante mediocrità. Quanto sopra applicato ai collegamenti marittimi significa portare all'Elba (tutta) le persone che ne fruiscono ad un prezzo più accettabile di quello esoso fino ad oggi praticato, in modo da creare (in tema di qualità del soggiorno) sostenibilità di trasporti e traffici veicolari interni ed esterni all'Elba. Non sappiamo sinceramente se ciò si può perseguire decentrando su più punti o mantenendo accorpati gli accosti, ma è certo che la soluzione (tecnica, che tenga conto di tutti i legittimi interessi e gli aspetti in gioco, quindi non improvvisata ed "a capocchia") dovrà tenere presente la situazione viaria presente e futura dell'isola. Comunque se la signora si fosse un poco documentata avrebbe scoperto nell'accessibile archivio di questo giornale ad esempio che nel 2003 (2003!) Legambiente ed Elbareport scrivevano in merito ad una già allora paventata istituzione di una linea di traghetti Livorno - Marciana Marina: " ... Il paese sarebbe sottoposto ad un continuo traffico in entrata ed in uscita ed a soste e file sul lungomare che lo renderebbero invivibile per gran parte della giornata. Inoltre, il flusso automobilistico sarebbe in grandissima parte in arrivo ed in partenza per altri centri dell’Elba (Marciana Marina ospita poco più del 5% dell’intero turismo elbano), trasformando Marciana Marina da tranquillo paese frequentato da un turismo di buon livello in una rumorosa via di passaggio e sosta ed intasando le strade a monte e sulla costa ". Ed ancora molto precedentemente su un'altra testata, incappando nelle "ire" della sinistra istituzionale (toh!), circa una implementazione dei traffici commerciali su Rio Marina, ci capitò di scrivere: "non ci parrebbe, assieme a Legambiente, molto sensata la realizzazione della plurichilometrica variante stradale, indispensabile per un uso commerciale del porto di Rio Marina ... il porto piaggese ci sembra più vocato ad un uso turistico, che motiverebbe ed aiuterebbe il permanere di una rete commerciale e di servizi che già esiste in un paese in contrazione anagrafica... diverso il discorso su Cavo che gode della maggior vicinanza dalla costa e che, magari servito meglio viariamente con sostanziali interventi sulla provinciale della Parata, potrebbe diventare realmente lo scalo elbano alternativo ..." Ma era ancora un'epoca nella quale magari "ci si peritava" di più ed era meno frequente assistere alle performance di gente che parla perchè ha la bocca o scrive perché ha le dita.


Rio Marina Panorama Porto nave Toremar

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