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Un furto con scasso ..... d'acqua a Rio Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 03 agosto 2010

Bollette non pagate per mesi, solleciti spediti a vuoto e poi la decisione della Società di gestione dell’acquedotto di apporre il sigillo alle tubazioni dell’abitazione di una famiglia di Rio Elba che troppo a lungo si era dimostrata recalcitrante a saldare i debiti accumulati per l’acqua consumata. Tuttavia, non è servito nemmeno questo per fermare gli indisciplinati utenti, che si sono trasformati in utenti abusivi nel momento in cui hanno rotto i sigilli e si sono indebitamente allacciati all’acquedotto pubblico. Scoperti dai Carabinieri, sono stati denunciati in stato di libertà all’A.G. per furto aggravato continuato. La verità è venuta a galla per un tubo dell’acqua che rompendosi, in quell’appartamento ove le tubature dovevano essere sigillate, ha allagato anche l’abitazione posta al piano di sotto. È subito partita, infatti, una segnalazione alla Società di gestione dell’acquedotto pubblico che è intervenuto appurando che i sigilli erano stati rotti ed era stato realizzato un allaccio abusivo alle tubazioni dell’acqua. Quei sigilli erano stati apposti dalla stessa Società dopo mesi passati a fare tentativi per riuscire a farsi pagare le bollette dell’acqua e che, nonostante numerosi solleciti e numerose ingiunzioni di pagamento, non venivano mai saldate. Alla fine, infatti, la Società ha desistito e ha deciso di chiudere definitivamente la fornitura, piombando le tubazioni dell’acqua. Neanche però questa drastica decisione è servita per fermare quella famiglia di Rio Elba che, a tutti i costi, voleva riutilizzare l’acqua corrente: per questo hanno deciso di rompere i sigilli apposti riappropriandosi per circa un anno del servizio negato. L’allaccio abusivo è stato scoperto solo recentemente dai tecnici della Società di gestione dell’acquedotto, che sono intervenuti con i Carabinieri della Stazione di Rio Marina. I militari dell’Arma hanno constatato che erano stati forzati i sigilli e si era usufruito indebitamente di quel servizio pubblico. Per questo motivo i sigilli sono stati nuovamente apposti e i due coniugi sono stai denunciati in stato di libertà per furto aggravato continuato; praticamente un furto con scasso essendoci stata la rottura dei piombi per riappropriarsi dell’acqua corrente. Ora le decisioni sulla sorte dei due saranno prese dal Giudice del Tribunale di Livorno.


acqua disegno

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