Bollette non pagate per mesi, solleciti spediti a vuoto e poi la decisione della Società di gestione dell’acquedotto di apporre il sigillo alle tubazioni dell’abitazione di una famiglia di Rio Elba che troppo a lungo si era dimostrata recalcitrante a saldare i debiti accumulati per l’acqua consumata. Tuttavia, non è servito nemmeno questo per fermare gli indisciplinati utenti, che si sono trasformati in utenti abusivi nel momento in cui hanno rotto i sigilli e si sono indebitamente allacciati all’acquedotto pubblico. Scoperti dai Carabinieri, sono stati denunciati in stato di libertà all’A.G. per furto aggravato continuato. La verità è venuta a galla per un tubo dell’acqua che rompendosi, in quell’appartamento ove le tubature dovevano essere sigillate, ha allagato anche l’abitazione posta al piano di sotto. È subito partita, infatti, una segnalazione alla Società di gestione dell’acquedotto pubblico che è intervenuto appurando che i sigilli erano stati rotti ed era stato realizzato un allaccio abusivo alle tubazioni dell’acqua. Quei sigilli erano stati apposti dalla stessa Società dopo mesi passati a fare tentativi per riuscire a farsi pagare le bollette dell’acqua e che, nonostante numerosi solleciti e numerose ingiunzioni di pagamento, non venivano mai saldate. Alla fine, infatti, la Società ha desistito e ha deciso di chiudere definitivamente la fornitura, piombando le tubazioni dell’acqua. Neanche però questa drastica decisione è servita per fermare quella famiglia di Rio Elba che, a tutti i costi, voleva riutilizzare l’acqua corrente: per questo hanno deciso di rompere i sigilli apposti riappropriandosi per circa un anno del servizio negato. L’allaccio abusivo è stato scoperto solo recentemente dai tecnici della Società di gestione dell’acquedotto, che sono intervenuti con i Carabinieri della Stazione di Rio Marina. I militari dell’Arma hanno constatato che erano stati forzati i sigilli e si era usufruito indebitamente di quel servizio pubblico. Per questo motivo i sigilli sono stati nuovamente apposti e i due coniugi sono stai denunciati in stato di libertà per furto aggravato continuato; praticamente un furto con scasso essendoci stata la rottura dei piombi per riappropriarsi dell’acqua corrente. Ora le decisioni sulla sorte dei due saranno prese dal Giudice del Tribunale di Livorno.
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