Esistono diverse forme di dipendenza, tra cui anche quella dal gioco d’azzardo. Purtroppo, effettivamente, a volte non si riesce a capire che si è oltrepassato il limite e non si è più in grado di giudicare con obiettività la realtà, perdendo quindi la cognizione di quello che si sta facendo. Probabilmente anche F.C., riese di 30 anni, è stato travolto da una bramosia irrefrenabile di vincere facilmente qualche soldo, anche se poi questa voglia si è irrimediabilmente trasformata nella volontà di recuperare i tanti soldi persi. Per fare ciò però gli serviva una somma base da “investire” e, forse, anche per questo motivo, il ragazzo si è impossessato di 800 Euro che la sua compagna aveva lasciato incustoditi per poter pagare l’affitto di casa. L’idea era molto semplice: giocando anche quei soldi sicuramente avrebbe potuto recuperare una somma di denaro superiore a quanto aveva sottratto e avrebbe così potuto restituire i soldi presi, tenendosi comunque il resto della vincita. A volte però se la fortuna è cieca, la sfortuna ci vede benissimo e il 30enne riese ha perso anche quel denaro rubato alla sua convivente. Il problema a quel punto era quello di confessare quel vizio imbarazzante e raccontare anche dei soldi dell’affitto persi. L’altra soluzione però era quella di simulare un furto in abitazione, compiuto ad opera di ignoti, che introdottisi in casa, avevano subito adocchiato il pacchettino degli 800 Euro e li avevano asportati. Il ragazzo ha scelto proprio questa seconda opzione, ma forse non aveva previsto che la sua compagna avrebbe voluto denunciare il furto ai Carabinieri della Stazione di Rio Marina. I militari dell’Arma sono subito intervenuti sul posto e si sono immediatamente accorti che qualcosa non quadrava nel racconto del ragazzo: c’erano inoltre dei particolari della scena del crimine che avevano insospettito gli investigatori. Per questo motivo i Carabinieri hanno subito cercato di approfondire le versioni dei due ragazzi, con riferimento al loro stile di vita, alla loro vita quotidiana e a quanto avevano fatto nelle ore precedenti al furto. Una cascata di domande ha quindi travolto i due giovani, fino a quando il 30enne ha confessato il delitto. Il giovane è stato quindi denunciato in stato di libertà all’A.G. per furto e simulazione di reato e la sua posizione sarà ora valutata dal Giudice del Tribunale di Livorno.
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