Il porto di Piombino, almeno in questo momento, è davvero trafficato. Alcuni parlano di un inconveniente annunciato, altri segnalano come durante le operazioni di manovra, vi siano seri problemi per la sicurezza dei passeggeri. Cento fra partenze e arrivi giornalieri per l’Elba sono davvero troppi, e lo sono ancora di più se aggiungiamo l’aliscafo (quando c’è), i traghetti per la Corsica e la Sardegna, le navi merci per gli stabilimenti e i pescherecci. A questo punto c’è da chiedersi se non fosse giusta la proposta di pianificazione della provincia che alcuni anni fa, suscitando però le ire dei piombinesi, prevedeva, almeno nel periodo estivo, una linea fra Scarlino e Rio Marina e l’impiego dell’Isola di Capraia (il mezzo veloce poi scambiato con il vetusto Bellini) sulla tratta Livorno-Portoferraio. Si sarebbero così dirottate su Scarlino le auto provenienti dal sud e su Livorno quelle del nord. Questo avrebbe alleggerito il traffico sull'unica strada che porta a Piombino e, più che altro, avrebbe ridotto il numero dei traghetti garantendo così una maggiore sicurezza durante le operazioni di manovra nel già ristretto specchio acque piombinese. Il buon senso ci dice che bisogna riprendere quell’idea progettuale, e necessita farlo, in primis, nell’interesse e per la sicurezza dei cittadini.
Piombino porto aerea