Nata la prima spiaggia d’Italia ricavata dentro un porto. Il guinness dei primati è stata stabilito da Marciana Marina. Domenica prossima, sarà battezzato con il crisma dell’ufficialità il frequentatissimo arenile, ogni anno sempre più grande e vigoroso per gli effetti del gioco delle correnti dopo la costruzione anni fa del lungo molo in cemento. Con un radicale intervento dell’ufficio Demanio marittimo del Comune, il cuore di sabbia del golfo marinese sarà ripulito e risistemato come nuovo di zecca. Mezzi meccanici spianeranno e livelleranno l’arenile del lungomare Scali Mazzini e di via Regina Margherita e con ogni probabilità abbatteranno il cartello con il divieto di balneazione in zona portuale. Benchè scolorito dal tempo e dal salino, si legge ancora l’ordinanza della Capitaneria di Portoferraio con la quale si mettono in guardia i bagnanti dal rischio di incorrere in reato penale in base all’art. 1174 del Codice di navigazione e di subire sanzioni amministrative da 1.032 a 6.197 euro. Eppure mai come questa estate, forse per il grande caldo e incuranti dell’andirivieni di natanti proprio lì davanti, la spiaggia è stata presa d’assalto dai bambini e da famiglie di turisti e residenti, mentre si sono moltiplicati gli ombrelloni multicolori con tanto di licenza comunale. Peraltro, la nuova spiaggia è entrata a testa alta nella pubblicistica ufficiale che reclamizza le bellezze delle coste elbane. Realizzata con il patrocinio dell’APT dell’arcipelago toscano, la pubblicazione “Elba, tutte le spiagge” illustra persino con foto un tratto di lungomare marinense che “proprio dove vengono noleggiate le barche, ha un fondo di sabbia fine che la rende molto accogliente”. In tempi in cui si spendono milioni di euro per ripristinare i pochi e preziosi tappeti di sabbia erosi dalle mareggiate, appare come un miracoloso segno del destino l’omaggio che il mare ha voluto fare a Marciana Marina. Sarebbe un controsenso sacrificarla alle ragioni di una portualità che non ha mai raggiunto i picchi sperati. Romano Bartoloni Caro Romano Credo che indipendentemente dalla sistemazione della spiaggia le ruspe sarà meglio che i cartelli di divieto di balneazione li lascino dove stanno perché le acque ad Ovest del Moletto del Pesce sono e restano a tutti gli effetti acque portuali e come tali non balneabili. Nessun divieto c'è per la permanenza sulla spiaggia la cui gestione e di competenza comunale ma là davanti non si può sguazzare, come mi hanno confermato in Capitaneria. Peraltro mi risulterebbe che proprio a quell'altezza c'è lo scarico di un troppo-pieno fognario che non so se sia stato posto da ASA e Comune in sicurezza ma che in passato, vedi foto, ha creato diversi problemi. (foto di repertorio scattata nel 2009)
scarico fognario marciana marina 2009