Il Sindaco di Porto Azzurro è un ignorante, nel senso che ignora fatti, cose e leggi che dovrebbe, se non altro per la asfissiante plurisecolarità del suo incarico, conoscere a menadito. Nel suo sfogo pubblico on line ha infilato una serie di castronerie miste ad autogol a grappoli che davvero dovrebbero preoccupare molto i suoi amministrati. Ma andiamo in ordine sparso: 1) Quella manifestazione motonautica non è stata impedita da talebani ambientalisti, ma dal governo di centro-destra della Repubblica Italiana che ha fatto rispettare la legge e un accordo internazionale. b) Il ministro dell’ambiente che ha scritto quelle regole “idiote” del Santuario dei Cetacei si chiamava Altero Matteoli, dell’accordo internazionale tra Francia Montecarlo ed Italia si gettarono le basi ad un passo da casa Papi, all’Hotel International, appena oltre il Sacro (per Papi) confine del Fanaletto. Matteoli è un politico sodale di Papi. 2) Il ministero non ha “espresso un parere negativo” nella risposta ad un'interrogazione di tre senatori del PD, ha richiamato una legge dello Stato che vieta “manifestazioni motonautiche” nel Santuario dei Cetacei, il sottosegretario Menia (altro compagno di partito di Papi) non ha fatto quindi altro che ripetere quello che una nota dirigenziale del ministero dal giorno prima chiariva, e cioè la ILLEGALITA’ della manifestazione. 3) La cosiddetta “rinuncia” (a posteriori) degli organizzatori è poco meno che una pagliacciata, cosa potevano fare in alternativa, andare avanti a dispetto della legge, magari col sindaco a fare da leggiadra polena a prua con tanto di fascia tricolore? 4) Tra gli idioti citati, Papi intende arruolare anche gli assessori all’ambiente della Regione Liguria e della Regione Toscana che hanno protestato per la manifestazione? Tra questi idioti ci sono anche il Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo e il Sottosegretario Menia? Papi intende impugnare il trattato internazionale sul Santuario dei mammiferi marini Pelagos sottoscritto dai governi (di destra come lui) di Francia, Montecarlo e Italia? 5) A proposito di controlli leggiamo fuori del virgolettato che si sarebbe speso Tempo e Denaro per avere nientepopodimenoché Panatta e Capirossi (sticazzi!) a Porto Azzurro, ci auguriamo che ad essere spesi, non siano stati tempo e soldi pubblici (destinati a manifestazione dichiarata illegale dal sottosegretario di centrodestra del governo Berlusconi), in periodi di crisi e sacrifici per tutti la Corte dei Conti magari avrebbe qualcosa da eccepire su il finanziamento ad una manifestazione per denarosi motonauti, così come la sua addormentata opposizione potrebbe svegliarsi nel sapere che con i soldi dei cittadini si finanzia una manifestazione di ricchi a zonzo. 6) L’ignoranza di Papi raggiunge dimensioni ciclopiche quando riferisce di una nostra supposta acquiescenza sulla questione dei fanghi di Bagnoli. Si informi prego presso il Comitato NO Fanghi sull’atteggiamento nettamente contrario alla follia dello spostamento di quei fanghi dei movimenti ambientalisti in generale e di Legambiente in particolare. 7) Noi non siamo, per sfortuna di Papi, ambientalisti di turno, siamo ambientalisti in servizio permanente effettivo, ci resteremo anche dopo la fine della sua preistorica parabola politica, si metta il cuore in pace, continueremo a chiedere il rispetto della legalità da parte sua come da parte dei sindaci di sinistra, destra, sopra e sotto senza fare come sempre sconti a nessuno. A questo preoccupante sindaco autarchico e disinformato consigliamo di tornare ad occuparsi di cose altrettanto impossibili, ma verso le quali magari ha più competenza e inclinazione, come i Casinò. Non si avventuri a parlare a vanvera di cose che non conosce, la smetta di offendere chi fa solo il proprio civico dovere e si convinca che in questa vicenda è lui l’unico talebano della motonautica che chiede di violare la legge (con la Federazione Motonautica Italiana che ha addirittura sconfessato la sua manifestazione). Si convinca che il problema per l’Elba non sono i Talebani ma piuttosto Tali Elbani che come lui pretendono di governare, anzi di comandare, credendo che la miopia delle loro politiche da dinosauri possa proseguire ospitando una manciata di vippume e spalmando un altro bel po’ di cemento, proprio la vecchia e superata politica provinciale e immobile che ha portato alla crisi strutturale dell’economia turistica elbana.
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