Scaramuccia: «In Toscana il diritto alla salute non si tocca» Un patto contro i tagli del governo e in difesa del Servizio sa nitario pubblico «In Toscana il diritto alla salute non si tocca». Parola dell'assessore Daniela Scaramuccia e di tutti i rappresentanti delle sigle sindacali dei dirigenti medici, veterinari, sanitari e amministrativi. La manovra decisa dal governo e i pesantissimi tagli in essa previsti hanno avuto come risultato quello di compattare intorno alla difesa della sanità pubblica uno schieramento larghissimo e rappresentativo. L'assessore Scaramuccia questa mattina ha ricevuto nella sede di via Alderotti a Firenze una folta delegazione dei rappresentanti sindacali, con i quali ha dato vita a uno scambio di idee dettagliato e costruttivo: «Il punto drammatico a cui siamo di fronte – ha detto tra l'altro l'assessore – è la tenuta del sistema. I tagli decisi dal governo mettono a rischio il diritto alla salute e minano l'equità del sis tema. Non si può negare che esistano sprechi da eliminare, ma la crescita della spesa sanitaria è prevalentemente dovuta ad altri fattori, il costo crescente delle tecnologie, dei farmaci innovativi, l'invecchiamento della popolazione. Invece di agire sui determinanti di salute si agisce solo sull'offerta, di fatto tagliando i servizi e penalizzando le fasce più deboli della popolazione, mettendo a rischio un settore che ha una forte valenza economica e un grande peso nella coesione sociale del paese». Blocco del contratto per 4 anni, taglio del 50% della formazione: questi sono alcuni dei punti più contestati dalle organizzazioni sindacali. «Siamo disponibili a una collaborazione con la Regione per salvare il sistema - hanno detto unanimi i rappresentanti dei medici – tutte le forze e le componenti che hanno a cuore i servizi ai cittadini devono aderire a questo patto». Si è parlato a lungo nel corso della riunione di appropriatezza e di qualità delle prestazioni, di modalità di risparmio e di trasparenza. «Se la Toscana è oggi una Regione che può vantare servizi di qualità, conti in ordine e bilanci delle aziende sanitarie certificati – ha ripreso l'assessore - è proprio grazie a un pragmatico buon governo che, pur rispettoso delle autonomie delle direzioni delle aziende sanitarie, non si sottrae a quell’esercizio di responsabilità che oggi viene tanto invocato. Ora, più che mai, il governo della sanità toscana e tutti gli attori coinvolti, ciascuno per il proprio ruolo, dai sindacati medici dipendenti e convenzionati a quelli del comparto, dalle professioni al terzo settore hanno la responsabilità di agire con un livello altissimo di coesione sotto la cornice unitaria del dialogo, nell’interesse comune».
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