E’ gia rientrato a casa, a Porto Azzurro, Mauro Febbo dove dovrà rispettare l’obbligo di dimora che gli è stato notificato sabato scorso dal GIP Sandra Lombardi. Intanto nella mattina di lunedì 15 settembre il presidente dimissionario della Comunità Montana è stato ascoltato a Livorno dallo stesso GIP che ha emesso il provvedimento di custodia cautelare. Nel primo interrogatorio di garanzia nel quale Febbo ha risposto alle domande del giudice sono emersi diversi elementi relativi alla attività finanziaria che aveva esercitato prima della sua nomina al vertice della Comunità Montana. Sembra accertato che all’insaputa della società assicuratrice per la quale lavorava, spacciandosi per promotore finanziario, Febbo abbia raccolto presso ignari risparmiatori, in diverse tranche e in diversi periodi, una somma di circa 800.000 euro, mai investita per conto degli affidatari, ma disinvoltamente spesa per sostanziare uno stile di vita improntato al gran lusso. Febbo, al quale sono stati contestati i reati di peculato, truffa aggravata e omissione d’atti d’ufficio, rimane a disposizione dei magistrati per i successivi interrogatori previsti dall’iter giudiziario.
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