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Il lavoro dei Finanzieri in mare a caccia di lussuosi yacht posseduti da "poveri" - Un'operazione di salvataggio di due diportisti effettuata nel mare di Capraia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 17 luglio 2010

I finanzieri del Reparto Operativo Aereonavale di Livorno, operante in mare sull’intera regione e con specifiche competenze sulla fascia costiera, nel periodo più caldo della stagione diportistica, hanno fortemente intensificato nell’ultima decade le attività di controllo di polizia economico/finanziaria in mare nelle principali isole del nostro arcipelago, impegnando sistematicamente tre vedette appartenenti alla Stazione Navale di Livorno ed alla Sezione Operativa Navale di Portoferraio, con l’ausilio in profondità della componente alturiera del Corpo, di stanza a La Spezia, che ha coadiuvato le operazioni con un elicottero ed un mezzo navale di 27 metri. In questo particolare ambito, in attuazione del piano straordinario di controlli in materia di determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche, più sinteticamente denominato C.E.Te. (Controllo Economico del Territorio), previsto dall’art. 83 del D.L. 112/08, i finanzieri del comparto aeronavale hanno proceduto alla speditiva rilevazione di oltre cento schede relative ad imbarcazioni di rilevante valore economico risultate di proprietà, ovvero nella disponibilità di fatto, di persone fisiche/giuridiche ed a relazionare successivamente i parametri riscontrati con le posizioni fiscali degli interessati, acquisendo in diverse decine di casi risultanze di palese “incoerenza” reddituale, con conseguente circostanziato innesco per successivi accertamenti fiscali per i Comandi territoriali competenti. Sempre nell’ultima decade, nel settore della polizia marittima e nei soli specchi acquei dell’Elba, Capraia e Pianosa, particolarmente trafficati dal diporto di ogni specie, sono stati elevati ben 50 verbali, di cui 34 per la nautica da diporto, 11 di sequestro amministrativo per la mancanza di coperture assicurative obbligatorie, 4 per l’omesso pagamento del canone tv-radio per unità navali ad uso commerciale ed 1 per il transito nell’area marina protetta di Pianosa, attività quest’ultima conclusasi con la denuncia penale per un responsabile alla Procura della Repubblica labronica. Il valore delle verbalizzazioni elevate e dei sequestri amministrativi operati (motori marini fuoribordo) si attesta ad oltre 80.000 €. Durante l’estate le Fiamme Gialle “aeronavali” toscane continueranno ad assicurare una sistematica presenza in mare, coniugando quelle che sono le attività tipiche della polizia economico-finanziaria e doganale a quelle della tutela della sicurezza marittima dei bagnanti e dei diportisti, attività queste ultime svolte in stretta sinergia con le competenti Autorità Marittime e con le altre forze di polizia. Quello della salvaguardia della vita umana in mare, infatti, è per la Guardia di Finanza un compito concorsuale, diuturnamente assicurato dagli equipaggi durante le normali missioni operative, ovvero in presenza di specifiche attivazioni S.A.R. (ricerca e soccorso) da parte delle competenti Autorità. Proprio durante una ordinaria attività istituzionale di qualche giorno fa, l’equipaggio della vedetta V.2043 della Stazione Navale di Livorno ha eseguito “in flagranza” un delicato intervento di soccorso in mare nei confronti di una imbarcazione da diporto, con due persone a bordo, rimasta pericolosamente in panne al largo della Capraia. L’equipaggio militare, nella circostanza, transitando in zona, veniva richiamato dalle continue gestualità di attenzione dei due occupanti che a causa dell’avaria del motore della propria imbarcazione di undici metri, erano rimasti in balia del mare, con il non remoto rischio di essere sospinti alla deriva in direzione della rocciosa costa ovest dell’isola. L’immediato intervento della performante V.2043 ha consentito di trasbordare a bordo i due malcapitati, originari di Livorno, e di attuare con pieno successo il delicato rimorchio sino al porto dell’isola, assicurando così a terra i due spaventati diportisti e l’ormeggio in banchina al loro semicabinato.


Guardia di Finanza mare rimorchio soccorso capraia

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