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Enrico Lupi (diplomato con 100 e lode): "Esami di maturità? Inutile tortura"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 14 luglio 2010

Diario di un “maturo” da 100 e lode. Ce ne sono stati alcuni alle superiori elbane, ma è giusto fare una lente d'ingrandimento su chi dallo scorso anno è noto per una clamorosa media del 10 in quarta ragioneria, al Cerboni. Non solo, il giovane formulò pure una proposta a tutti i sindaci, per creare occasioni di incontro e impegno nel tempo libero dei ragazzi isolani, potenziando i collegamenti pubblici tra i paesi. Un modo anche per tentare di vincere la devianza. Una volta tanto diamo il giusto lustro a chi emerge, con pieno merito e contando solo sulle proprie forze e un Dna ottimale. Si tratta di Enrico Lupi che ha da poco finito l'esame di maturità. Scoperta: anche ad uno studente modello l'esame fa paura. “Come hai vissuto l'esperienza? “. “La tensione -dice il neo ragioniere di Marciana Marina- ha fatto esplodere la paura di non riuscire a ripassare tutto, per affrontare le prove. Una vera odissea”. “E come hai affrontato le prove scritte?” .” Grande eccitazione all'ingresso del Cerboni quel giorno, -prosegue Lupi,- tanto da cancellare paura e tensione. Appena seduto, mille pensieri. “Scappa” la prima voce che ho sentito in me, poi un' assurdità: “E se il posto scelto potesse compromettermi l’esame?”. Per la prova d'italiano ha fatto un articolo sul ruolo dei giovani nella storia e Lupi con molto tempo, 6 ore, ha capito sul campo che non era così drammatica la situazione. “Dopo due ore ero già a buon punto, mi sono tranquillizzato. Al secondo match ho bissato le emozioni ma poi sono partito in quarta e tutto è filato liscio. A casa rispuntava l'angoscia di aver sbagliato e mi sono distratto immaginando la terza prova. Ero ormai carico, le prove scritte le temevo”. “E gli orali?” Si pensa ad un flop finale-dice ancora lo studente-. Ero prossimo ad una crisi di nervi e ho più volte pensato che la maturità è un’inutile tortura e lo penso ancora. All'orale ho analizzato la situazione della crisi economica internazionale, tutto ok, seppure ancora l’emozione dominava”. E quindi è finita, ma Lupi lasciando l'edificio scolastico, si è sentito svuotato niente carica esplosiva, neanche dopo aver letto di aver ottenuto il massimo del punteggio con tanto di lode. “Poi un'improvvisa nostalgia.-conclude- Non tornerò più a sedere fra quei banchi, con i miei compagni e il mio pensiero va ad ognuno di loro. Chi ha già un lavoro o lo cerca, alcuni non sanno cosa fare e chi, come me, andrà all’università. Farò economia e commercio a Pisa. Il mondo è governato dall'economia. Mi sento improvvisamente solo. Sono già estraneo a tutto ciò. Ormai il mondo che avevo conosciuto appartiene al passato."


Enrico Lupi

Enrico Lupi