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I suggerimenti del Comitato Elba Sanità per migliorare il servizio 118

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 10 luglio 2010

Il Comitato Elba Sanità con questo scritto vuole affrontare alcune delle problematiche riguardanti il servizio del 118. Prima di tutto approfittiamo di questa occasione per ringraziare tutte le Associazioni di Volontariato distribuite nei centri abitati delle nostra isola per l’impegno che spendono quotidianamente attraverso i loro volontari per assicurare a tutti i cittadini e a tutti i nostri ospiti un pronto e rapido intervento delle ambulanze, nonché i Medici di primo soccorso che spesso offrono la loro opera in condizioni logistiche disagiate o che assicurano la loro presenza con prestazioni volontarie, ma che purtroppo sono disponibili solo in periodi limitati dell’anno. La prima difficoltà che si pone al servizio di primo intervento è quella relativa a problemi di comunicazione che alle volte si verificano tra la prima ambulanza che ha raccolto il paziente e l’ambulanza medica, se necessaria, più vicina al Pronto Soccorso dell’Ospedale, con cui effettuare il rendez-vous. La seconda difficoltà da evidenziare è quella che si verifica talvolta quando l’indicazione del luogo di destinazione da parte della centrale operativa di Livorno che riceve la prima chiamata poi trasmessa alla Pubblica Assistenza di turno, sia alquanto approssimativa per poca conoscenza dei luoghi o addirittura non corrisponda alla realtà, con la conseguenza di allertare centri di assistenza a volte più lontani o di ritardare ancora di più l’intervento nella ricerca affannosa dell’indirizzo giusto da parte dei soccorritori. Per ovviare alla prima problematica si può suggerire di dotare le varie ambulanze di apparecchi VHS qualora si verifichi per i cellulari la così detta di mancanza di “campo”. Per la seconda difficoltà sarebbe necessario che, quanto meno nei mesi estivi, nel periodo di maggior traffico telefonico, sia attivata una centrale operativa anche all’Elba con operatori che conoscano bene il nostro territorio e che siano autorizzati a richiedere, salvaguardando sempre le ragioni della privacy, i numeri telefonici dei privati da segnalare ai soccorritori. I su accennati rendez-vous fra le ambulanze, si effettuano, per evidenti motivi di sicurezza e praticità logistica, sempre negli stessi luoghi, le così dette “piazzole”; nella stagione invernale con persistenza di freddo, vento o pioggia il trasbordo del paziente diventa complicato nonché ulteriormente pericoloso per la sua già precaria integrità fisica. Chiediamo per questo che siano approntate in tali luoghi d’elezione delle strutture ad hoc così da rendere più facile l’ operazione di trasbordo e soprattutto per offrire maggiore protezione alla persona soccorsa. Durante la stagione turistica si sono verificati dei casi in cui i soccorritori del 118 hanno dovuto superare dei notevoli ostacoli per raggiungere abitazioni o luoghi alquanto impervi che sarebbero stati più facilmente raggiungibili via mare; suggeriamo per questo che in alcune nostre zone particolari ed in alcuni periodi dell’anno possano essere approntati dei mezzi di soccorso marittimi anche con medico a bordo per ovviare a tali situazioni estreme, ma che purtroppo si sono già verificate. Auspichiamo inoltre che tutte le Assistenze siano dotate di defibrillatori semi automatici, apparecchi che richiedono solo una semplice conoscenza della loro operatività, ma che sono fondamentali in tutti quei casi in cui la rapidità di intervento è essenziale per salvare la vita di una persona I Punti di Emergenza Territoriali( i P.E.T.), deputati a svolgere operazioni di soccorso immediato, d’inverno sono presenti a Portoferraio solo durante le ore diurne; d’estate nel capoluogo elbano anche di notte, mentre a Porto Azzurro e Marina di Campo solo di giorno per poter coprire i due versanti occidentale e orientale Riteniamo opportuno che la copertura di questi interventi debba essere assicurata nei due versanti durante tutto l’anno sia di giorno che di notte. Pare che tale insufficienza venga spesso giustificata con l’endemica mancanza di personale medico ed infermieristico specializzato. All’obiezione rispondiamo che il personale sarebbe disponibile se venisse incoraggiato da incentivi economici tali da poter affrontare serenamente il disagio di abitare in un territorio insulare e venissero approntate da chi ne è responsabile condizioni logistiche quantomeno dignitose. Per queste nostre istanze sollecitiamo le Amministrazioni locali, la Direzione Asl 6 nei suoi diversi livelli, la Direzione del 118, la Regione Toscana perché si attivino per approntare responsabilmente tutte misure necessarie. Ultima, ma sicuramente la più importante, è la questione relativa alla necessità di ottenere a beneficio di tutte le Assistenze il traghettamento dei loro mezzi per il trasporto urgente e non da parte di tutti i Vettori marittimi che effettuano il servizio nella tratta Portoferraio – Piombino . Questo non può essere lasciato all’occasionalità o alla disponibilità del Comandante del mezzo di turno. Ci viene segnalato, infatti, che il trasporto può essere negato dal Comandante dell’Unità navale adducendo motivi di sicurezza per mal levarsi da qualsiasi possibile responsabilità. Non vogliamo di certo entrare nel merito di una decisione presa in ottemperanza ad una normativa del codice della navigazione che attribuisce a ciascun Comandante piena capacità decisionale, ma, essendo questa una questione che investe quasi tutte le piccole isole italiane, invitiamo tutti i politici che ci rappresentano a livello locale e nazionale, a sollecitare e a proporre un emendamento legislativo al codice della navigazione per cui, in presenza di necessità ed urgenza, ferma la garanzia dei minimi livelli di sicurezza ben codificati, il Comandante della nave debba comunque consentire il trasporto del veicolo sanitario.


soccorso via cairoli Croce Verde

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