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Da Sinistra Ecologia e Libertà dell'Elba un secco NO alla svendita di Toremar

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 10 luglio 2010

La questione TOREMAR è uno dei principali e più delicati nodi che il territorio dell’Isola si trova ad affrontare in questo periodo. Enorme è l’importanza della posta in gioco, e molti saranno i settori toccati dalle decisioni che verranno assunte nel prossimo futuro. Sono infatti in discussione aspetti fondamentali per la vita della nostra comunità elbana, come il diritto alla mobilità dei cittadini, la salvaguardia dei posti di lavoro (più di 180 unità), la continuità territoriale, senza trascurare le ripercussioni sul nostro sistema economico e turistico che lo scenario futuro, quale che sia, verrà a determinare. Purtroppo anche su questo tema l'Isola non ha saputo presentarsi come un blocco compatto, non è riuscita “fare sistema”, non ha probabilmente compreso che l'esito della partita che si sta giocando sarà decisiva per il futuro del territorio. Per molto tempo, fin da quando sono emerse le prime voci circa la vicenda Toremar, le amministrazioni locali sono state spesso assenti, facendo emergere l’idea (assolutamente fuorviante) che la questione investiva sostanzialmente il solo Comune di Portoferraio. Va detto che, fortunatamente, in questi mesi abbiamo potuto registrare l’impegno convinto anche del Comune di Rio nell’Elba e di quello di Rio Marina; resta invece incerta o assente la voce delle altre municipalità. Questo dimostra nuovamente, per inciso, quanto sia fondamentale rilanciare la proposta della semplificazione amministrativa e del Comune Unico se vogliamo restituire al nostro territorio una prospettiva futura di ripresa della sua economia e del suo sistema turistico. Fin dall’inizio la vicenda della privatizzazione di TOREMAR è stata esposta e portata avanti, sia dal Governo sia dalla precedente Giunta Regionale, senza la necessaria chiarezza. Durante tutti questi mesi l'informazione sul percorso di privatizzazione dell’Azienda è stato caratterizzato da mezze verità, vere e proprie bugie ed una pressoché totale confusione. Sinistra Ecologia e Libertà ha manifestato, fin da subito, netta contrarietà all’ipotesi di una privatizzazione totale di TOREMAR, ritenendo insufficienti, od addirittura assenti, le garanzie che una azienda pubblica di trasporti dovrebbe dare in merito al mantenimento dei livelli di servizio. Ribadiamo infatti che, per i cittadini di un’isola (di circa trentamila abitanti!), il diritto alla mobilità rientra tra i diritti fondamentali e per questo inalienabili. Abbiamo invece assistito, in questi anni, ad un progressivo peggioramento del servizio: Navi datate e presumibilmente meno sicure, con meno personale di servizio, meno curate; orari e coincidenze che sembrano studiati a vantaggio forse di altri, ma non certo dei passeggeri, e solo l'Autorità Portuale sembra non accorgersene. Inoltre, la concorrenza è di fatto inesistente. Avevamo proposto alla Regione Toscana di seguire la via, già intrapresa da altre Regioni nella nostra stessa situazione (Campania e Sardegna), che porta alla costituzione di una società mista pubblico-privata, coinvolgendo in essa gli Enti locali, la Provincia e le realtà economiche e produttive della nostra isola. Ci è stato inizialmente risposto che tale via non era perseguibile, perché non era consentita dalle normative europee. E' UNA BUGIA!! Riportiamo di seguito lo stralcio di un’intervista rilasciata ad un giornalista campano da un membro della Commissione della Direzione Generale Trasporti dell’Unione Europea, e pubblicata sul sito www.teleischia.it in data 26 marzo 2009: “In realtà l’Unione Europea non può imporre agli Stati membri di privatizzare Società pubbliche, ma solo la liberalizzazione dei servizi gestiti da tali Società. In altre parole le Società a partecipazione pubblica possono continuare ad esistere, solo che non possono avere l’esclusiva della gestione di determinati servizi, come è successo fino ad oggi con Tirrenia e con le Società regionali collegate. Devono anch’esse partecipare a procedure di gara per l’aggiudicazione dell’appalto.” Poca trasparenza vi è stata anche sulle reali condizioni economiche e finanziarie della Società che, a sentire molti dei fautori della via della privatizzazione totale, erano estremamente precarie, tanto da impedire, o quantomeno scoraggiare, qualsiasi ipotesi di adesione degli Enti Locali alla eventuale società mista. Invece, durante una seduta congiunta della 4° e 2° Commissione del Consiglio Provinciale tenutasi nei primi mesi del 2010, il Comandante ed Amministratore Unico di TOREMAR Angelo Roma ha parlato di una società più che sana, e per questo piuttosto appetibile sul mercato, con 9 Milioni di Euro di Patrimonio Netto, circa 10 milioni di immobilizzazioni, a cui vanno aggiunti i 16 milioni di contributo pubblico. Queste informazioni hanno, da un lato, confermato la giustezza dei nostri dubbi circa il percorso fino ad oggi seguito; allo stesso tempo ci hanno spinto a chiedere a gran voce che siano integralmente rispettati i diritti dei cittadini e delle realtà economiche della nostra isola. La solidità di TOREMAR dal punto di vista economico e finanziario offre infatti le dovute garanzie per il mantenimento dei posti di lavoro di tutti i dipendenti, per la prospettiva di un miglioramento del servizio, in termini di potenziamento delle corse anche durante la bassa stagione, nonché sulla possibilità di un abbattimento del costo delle tariffe per rendere l’Isola d'Elba competitiva con le altre mete turistiche. Infatti il costo dei traghetti rientra tra le cause principali della crisi economica e turistica che ha investito il nostro territorio. Anche di recente la stampa ha parlato di costi del traghetto molto superiori (Il traghetto più caro d'Europa!!) a quelli di altre località turistiche nostre concorrenti; le attuali tariffe contribuiscono a spingere l’Isola d’Elba, se non fuori dal mercato del turismo, quantomeno in una situazione di grave difficoltà rispetto ai suoi competitor. Crediamo, in sostanza, che vi siano tutti i presupposti per consentire un dimezzamento delle tariffe per i residenti e per le imprese elbane, nonché una forte riduzione del costo del passaggio anche per i turisti. Chiediamo quindi che: • Sia riconsiderata l'ipotesi di una società mista pubblica/privata, con la partecipazione delle rappresentanze delle Amministrazioni Elbane e delle principali categorie economiche del territorio. • Il contratto di servizio sia comunque formulato con la partecipazione dei suddetti Enti e Categorie, nel precipuo interesse della comunità Elbana. • Siano garantiti i livelli occupazionali. • Si proceda ad investimenti per un progressivo rinnovamento della flotta, ai fini del miglioramento della qualità del servizio e della sicurezza della navigazione per i marittimi ed i passeggeri • Si punti ad un dimezzamento delle tariffe per i cittadini residenti all'Elba; siano ridotte le tariffe per i turisti e siano introdotte agevolazioni ulteriori per i residenti della Regione Toscana Sinistra Ecologia e Libertà è determinata ad operare nei prossimi mesi con ogni iniziativa possibile, chiedendo impegni precisi anche alla nuova Giunta Regionale, per garantire il rispetto dei diritti dei cittadini elbani.


aethalia toremar nave

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