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Aumento delle tariffe Toremar - le critiche di Fratini alla Regione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 02 luglio 2010

Leggo su Tenews di oggi la decisione di Toremar di aumentare le tariffe per l’alta stagione. Davvero qualcosa non torna. A Firenze gli Assessori ai Trasporti e al Turismo insieme alla Provincia di Livorno e alla Categorie economiche hanno discusso per definire una campagna promozionale e preparare offerte speciali nei prossimi mesi. Tra le cause del netto calo delle presenze turistiche di quest’anno, ma anche degli anni passati, tutti affermano che molto incidono le tariffe praticate dalle Compagnie di navigazione ed è una verità incontestabile, anche se le tariffe non sono la sola causa della crisi. Ebbene la Toremar, la Compagnia di navigazione interamente di proprietà della Regione,in perfetta sincronia e sintonia con gli incontri e le strategie messe in campo a Firenze, ha la bella pensata di aumentare le tariffe. E così vanno a farsi friggere le facilitazioni per l’accesso all’isola richieste al tavolo fiorentino. Ma l’Assessore ai Trasporti Ceccobao e l’Assessore al Turismo Scaletti come possono avallare una simile decisione? Se non è la Compagnia pubblica, che beneficia quest’anno di un contributo statale di 15 milioni di euro e regionale di 3 milioni, quindi di un contributo pubblico complessivo di ben 18 milioni, a praticare tariffe competitive, come possiamo sperare di risollevare le sorti del turismo elbano? Qualcuno si era illuso qualche tempo fa che l’ingresso di un Terzo operatore marittimo avrebbe risolto il problema. Aveva sperato che la concorrenza avrebbe favorito la riduzione del costo dei biglietti. Purtroppo anche l’ingresso della terza Compagnia, con un numero inspiegabilmente molto ridotto di corse, non ha prodotto gli effetti sperati, come ha riconosciuto il Presidente della Confesercenti nei giorni scorsi. E non avrebbe prodotto tali effetti qualunque Società di navigazione privata fosse entrata in servizio. I collegamenti marittimi con le isole minori in genere sono per buona parte dell’anno inevitabilmente in perdita e una Compagnia privata altro non può fare che operare solo nella stagione estiva ( come prevedo succederà per il terzo operatore) o aumentare le tariffe in estate per pareggiare le perdite durante tutto il resto dell’anno. Ma una Compagnia di proprietà pubblica che può contare su finanziamenti statali e regionali questo non può farlo. Dovrebbe al contrario, in periodi di crisi come quello che stiamo attraversando, contenere i costi, e non solo per i residenti, ma, nel pieno rispetto del principio della continuità territoriale, anche per i non residenti. E pensare che agli inizi degli anni ’70 le Società marittime regionali nacquero non solo per garantire i servizi essenziali per le popolazioni insulari, ma anche per creare le condizioni per il loro sviluppo economico e sociale. Ma se si uccide il turismo non ci sono prospettive di sviluppo. Senza turismo non c’è futuro per l’Elba come per tutte le isole minori. I pesanti tagli decisi dal Governo per il settore del trasporto pubblico non consentono di essere ottimisti. Dovremmo darci da fare a livello romano, insieme agli Amministratori di tutte le isole minori italiane, perché i contributi statali previsti per gli anni prossimi non vengano almeno ridotti. Ma anche dalla Regione dobbiamo attenderci un più efficace sostegno. I tre milioni promessi per questo anno rappresentano una percentuale molto modesta sull’intero ammontare delle risorse finanziarie regionali che vengono destinate, ogni anno, al trasporto pubblico locale ferroviario e su gomma. Fino a quest’anno la nostra Regione, contrariamente a quanto hanno fatto altre, come la Sardegna o la Sicilia, non ha mai investito una lira o un euro nel trasporto marittimo. E’ legittimo chiedere, d’ora in poi, una maggiore attenzione. Diversamente possiamo fare tutti gli incontri che vogliamo, sottoscrivere mille protocolli d’intesa (in genere tanto utili per mettersi l’animo in pace e poi non fare nulla), progettare lodevoli iniziative promozionali, ma se attraversare il canale continuerà a costare quanto due/tre giorni di vacanza in continente, non avremo risolto assolutamente nulla.


laboratorio 17 maggio fratini

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