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Cerca di incastrare la moglie separata nascondendole droga nell'auto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 01 luglio 2010

I Carabinieri di Campo nell’Elba nel Maggio scorso avevano proceduto all’arresto di due persone: una giovane donna ed un uomo poiché in tempi diversi trovati in possesso di eroina: 30 grammi nascosti nel cerchione dell’auto per lei, 84,5 grammi in una baracca alla quale aveva accesso lui, in entrambi i casi quantità superiori a quelle che potevano configurarsi destinate al consumo personale, ed in entrambi i casi era scattato un provvedimento di arresto con i due (che si professavano innocenti) con l’applicazione di misure cautelari però diversificate, l’uomo veniva tradotto nel Carcere delle Sughere, alla donna (separata dal coniuge) venivano, anche in ragione della necessità di accudire al figlio di pochi anni a lei affidato, venivano concessi i “domiciliari”. Due casi apparentemente risolti e pure con l’arresto in flagranza, ma i Carabinieri campesi (nella foto insieme agli ufficiali della Compagnia isolana) partendo da un elemento (l’identico confezionamento della sostanza rinvenuta in possesso di due persone assolutamente non collegate) cominciavano a nutrire dei sospetti su che cosa fosse nella realtà accaduto. E quello che emergeva a qualche settimana di distanza dopo accurate indagini era una storia che definire sconcertante è poco. Emergeva infatti che ad avere la pensata di incastrare la donna era stato il marito (D.P. operaio trentacinquenne) il quale aveva trovato un compare (D.R. cuoco di 30 anni) in grado di procurarsi la sostanza, per un valore di circa 1.500 e questi aveva individuato per suoi motivi la seconda vittima dell’incastro. Scoperto il gioco con i presunti rei passati tra i danneggiati scattavano gli arresti dei due compari (con il marito della donna che veniva ristretto in carcere) che dovranno rispondere di imputazioni assai gravi,oltre al possesso della sostanza stupefacente, come la calunnia probabilmente aggravata dall’aver agito per abietti motivi, e dalla continuazione del reato.


carabinieri ufficiali e campesi

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