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Petizione per abbassare il costo dei traghetti:"La tratta Piombino-Portoferraio è la più cara del mondo"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 28 giugno 2010

Gentile Redazione, Da qualche giorno circola una petizione per abbassare i prezzi dei traghetti. Menomale, non è mai troppo tardi! Il mondo del turismo, purtroppo, se n'è accorto da molto tempo: l'Elba è vuota. È vuota non tanto per il prezzo assurdo dei traghetti, ma anche per un discorso più ampio, a partire dai prezzi di tutto il resto e dalla effettiva qualità della vacanza che un turista si aspetta: Rimini docet... sebbene il mare e il paesaggio non siano mozzafiato, chi arriva lì ci torna sempre, contento in tutto e per tutto. Qui il turista medio è, anzi, sono famiglie con 1-2 figli. Solo a pensare di passare a trovarci, arrivano a spendere anche 300 € di nave (fonte Moby), ed i varî Onorato e compagnia bella sanno benissimo che il turista, sia che voglia stare un giorno o che voglia stare un mese, sempre due volte deve traghettare. Non a caso, la tratta Piombino - Portoferraio e ritorno è considerata, a seconda del periodo, la più cara del mondo in relazione alle miglia percorse. Solo con questa considerazione, se uno non è scemo, si ferma in Versilia, dove magari viene trattato anche meglio... ma se proprio è masochista, visto che ha le ferie solo ad agosto, (questa è l'Italia) e decide di venire da noi cosa lo aspetta, a parte il biglietto a peso di plutonio arricchito? Strade rotte in piena stagione per lavori, segnaletica ed illuminazione pubblica insufficienti, parcheggi quasi inesistenti e sempre a pagamento, scortesia e servizio scadente dei più, multe a raffica, spiagge sporche ed invivibili, locali notturni non a norma di sicurezza in cui si sta letteralmente stretti come le acciughe (l'ASL di fronte con la roulotte!), scarsa professionalità e chi più ne ha più ne metta. Sono perfettamente d'accordo con De Ferrari quando ribadisce che il turismo è cambiato e siamo qua per dare un servizio che troppo spesso è carente. Gli alberghi li abbiamo costruiti, adesso costruiamo il nuovo turismo. Da elbano, e da ormai 18 anni lavoratore precario nel campo alberghiero e della ristorazione, posso confermare tutto questo. La lamentela è sempre la solita: "...caro Andrea, l'Elba è stupenda ma è cara e tenuta malissimo, il prossimo anno cambieremo la nostra meta...". Ovviamente generalizzando, ma quello che dà sicuramente più fastidio è il fatto che anche la parte "onesta" dell'indotto (quelli che sostanzialmente si fanno un c... così per tenersi stretti i Clienti) passi per quello che non è. Non contenti, i nostri cari amministratori prima dormono, poi, sempre troppo tardi, si svegliano e si accorgono che sarebbe il caso di svegliarsi un attimino, facendo lo scaricabarile ed aspettando che la regione paghi per le colpe dei nostri colleghi "più furbi". Come prenderlo nel didietro e dopo lamentarsi che fa male. Ricordiamoci che qui anche l'elettricista, l'idraulico, la badante, il muratore, l'insegnante, eccetera... campano seppur indirettamente di turismo: nessuno è escluso dal sistema che con entusiasmo, sacrificio, e perché no, anche speculazione, è stato costruito (non solo con il cemento) fino agli anni '90... quindi, non diamo la colpa solo alle navi! Tornando sulle care navi o navi care che dir si voglia, mi viene a mente un dubbio: non dovrebbe essere l'antitrust a controllare i prezzi, visto che forse (ma anche no) siamo in regime di semi-monopolio? E visto che per anni i nostri Clienti hanno dovuto sopportare l'infamante balzello di anche 300 € per averci accordato la Loro preferenza, non è che lo stesso antitrust potrebbe ravvisare e sanzionare in sede civile e penale eventuali ipotetici illeciti? È tempo di crisi, e con la crisi stiamo pur certi che i potenziali Turisti che volessero passare 2 notti o anche 3 nelle nostre strutture cambiano idea quando sentono il prezzo del biglietto, che spesso e volentieri è superiore al prezzo effettivo del soggiorno. Poi, che un caffè servito su un tavolinaccio di plastica, magari anche sporco, venga a costare 4 euro, quello è un altro paio di maniche. Vogliamo il turismo e lo sotterriamo volendo incassare in ormai 3 mesi o poco più quello che non si incassa durante il resto dell'anno? Abbiamo sbagliato. O, come si dice, vogliamo fare le nozze coi fichi secchi! Un po' di sana autocritica non fa mai male. Grazie per l'attenzione, scusatemi lo sfogo...


Toremar marmorica navi porto

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