Qualche volta vengono motivati con un’offesa verbale ricevuta o un apprezzamento non gradito, altre con una semplice occhiataccia, sta di fatto che troppo spesso a scatenare pestaggi e risse, dentro e fuori dai locali notturni, sono i così detti “futili motivi”. L’estate, purtroppo, insieme al gradito aumento della presenza dei giovani, porta con sé, nelle località di vacanza, anche episodi di questo genere: risse, liti violente, aggressioni, nate, quasi sempre, dalle mani di chi non vuole divertirsi ma commettere prepotenze che per il Codice Penale prendono la forma del delitto. L’Arma elbana, anche per questo, è sempre all’erta e con servizi preventivi distribuiti sul territorio dell’isola è pronta a rispondere con fermezza a fatti del genere che quando non prevenuti vanno contrastati immediatamente, prima che si trasformino in fenomeni. E’ il caso accaduto a Capoliveri nella passata nottata. Sono trascorse ormai le 3 quando E.M., 20enne e il suo amico L.F., di anni 24, entrambi residenti sull’Elba, dopo poco più di un paio d’ore di permanenza in un locale da ballo, qualificano come offesa da punire gravemente una spallata accidentale, ricevuta da uno sconosciuto coetaneo della provincia di Bari, che in realtà riesce a muoversi a fatica tra la folla in pista. Ai primi segni di zuffa, però, l’intervento del personale di servizio del locale determina l’allontanamento dei due piccoli gruppi di avventori, che apparentemente mostrano un raffreddamento degli animi. In realtà quelli di E.M. e L.F. non sono affatto animi placati, anzi, raggiunto un parcheggio pubblico antistante il locale i due si avventano sul suddetto pugliese con smisurata violenza, che investe anche un secondo ragazzo della comitiva barese intervenuto in soccorso dell’amico. Calci e pugni arrivano soprattutto al volto dei due aggrediti che riporteranno lesioni giudicate, rispettivamente guaribili, in 28 e 40 giorni, salvo complicazioni. Sul posto arriva il Pronto Intervento del “112” che trova i feriti ma non gli aggressori. I malcapitati, di lì a poco, vengono trasportati in ambulanza all’ospedale di Portoferraio mentre l’Arma, con rapidi accertamenti svolti sul posto, individua i due picchiatori che vengono rintracciati, all’alba, nel comune di Porto Azzurro. La gravità del fatto e quella delle lesioni causate non lasciano dubbi ai militari che arrestano E.M. (peraltro già noto alle Forze dell’Ordine per fatti simili) e L.F.. Sono tuttora in corso accertamenti per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e le singole responsabilità, ma al momento l’imminente futuro dei due arrestati è nelle mani del G.I.P. del Tribunale di Livorno che deciderà sulla convalida dell’arresto e sul destino dei due, indagati per il reato di lesioni personali, in concorso (punibile fino a tre anni di reclusione) aggravate, quanto meno, da quegli ormai noti, soliti e come sempre sproporzionati rispetto alla gravità dei fatti… futili motivi.
Carabinieri in auto