Cari Colleghi, ormai sembra essere diventata una moda attaccare i Sindaci e parlare male dell’Elba. Ogni argomento è buono, all’insegna di luoghi comuni artatamente creati, come quello delle edificazioni selvagge, per gettare discredito su istituzioni e popolazione. Nessuno però sembra darsi cura dei tanti e gravi problemi che patisce la popolazione residente: tariffe altissime per i rifiuti, l’acqua, i trasporti. A causa dei provvedimenti sul contenimento della spesa pubblica rischiano di chiudere scuole, uffici postali, uffici tributari, tribunale ed ogni altra struttura che non si giustifica per il numero di operazioni. Appena ieri la ASL ha annunciato il taglio di altri posti letto all’ospedale di Portoferraio. La storia è sempre la stessa perché si continuano a fissare parametri in base al numero dei residenti anziché della popolazione effettivamente presente. Stanno arrivando tagli insostenibili alle casse dei Comuni, anche qui senza tener conto dei maggiori oneri che ci derivano dalle presenze stagionali. Nei giorni scorsi, per sfatare un luogo comune, rispondendo alle solite polemiche sull’urbanistica, ho detto che ci salvano le seconde case che ci assicurano entrate ICI e la diluizione del costo dei servizi (acqua e rifiuti), altrimenti insostenibili sui soli residenti. Ma il problema complessivo è quello di definire una strategia per l’Elba per garantire un’economia plausibile, con incentivi alla crescita, mentre chiudono negozi ed attività imprenditoriali e cresce spaventosamente la disoccupazione giovanile. Gli occupati (dati IRPET) sono appena il 51% contro il 65% della media regionale e quasi interamente stagionali. Il nostro sistema infrastrutturale (strade, porti, ecc..) è vecchio di quasi cento anni e largamente inadeguato. Ritengo sia giunto il momento di affrontare collegialmente i veri problemi, anche alla luce delle novità peggiorative introdotte dalle leggi per la stabilizzazione finanziaria che stanno per essere varate dal Parlamento nazionale. Di tutto questo ho parlato ieri con Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana, a cui questa lettera è indirizzata per conoscenza. Attendo risposta e proposte suggerendo di poter confidare sulla massima coesione e sulla disponibilità del Presidente Rossi. Cordiali saluti.
bosi fascia