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E Tozzi di cosa si lamenta?!

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 18 giugno 2010

L’hanno paracadutato all’Elba senza che nessuno l’avesse richiesto , l’hanno nominato presidente , lui s’è preso la sua bella carica con relativa appropriata prebenda senza aver mai maturato precedenti esperienze amministrative , viene quando è libero dai suoi molteplici impegni mondano radiotelevisi e quando c’è , pontifica , sfruttando i suoi poteri mediatici che prescindono dal confronto politico con i rappresentanti eletti dell’arcipelago toscano. Ma per lo sviluppo dell’Elba e degli Elbani che risultati ha dato col suo Parco ? Forse si lamenta di non avere avuto davvero un Montenegro a sua disposizione pensando che i trentamila montenegrini sognati fossero tutti sudditi pronti ad ossequiarlo , senza considerare che dal Montenegro veniva l’indomita regina Elena e oggi il fulmine Jovetic : ma forse lo confonde col celebre Amaro dei tre amiconi che salvano preziosi reperti con l’idrovolante ………… E’ vero che non c’è stata una grande stagione urbanistica in un recente passato all’Elba , neanche nelle amministrazioni di sinistra , ma scopre l’acqua calda con quelle osservazioni , sarebbe come dire che si pagano troppe tasse e che bisognerebbe ridurre il carico fiscale : e chi non vorrebbe il paradiso idealizzato da Tozzi e C. senza villette a schiera , senza auto , senza Terna , senza Lampogas e magari anche senza caccia e senza pesca . Ma poi la sera Tozzi se ne ritorna a casa a Roma mentre gli Elbani devono accendere il fuoco sull’isola per mangiare, magari dopo esserselo guadagnato in continente perché il lavoro non c’è più dopo la chiusura della cementeria , delle miniere , della mancata fabbrica della Menarini. Resta solo il turismo e il turismo ha bisogno di turisti , non solo di quelli milionari , come li vorrebbe la ministra per Montecristo o ambientalisti come li vorrebbe il Tozzi , ma anche turisti di ciccia che vogliono godersi le bellezze di questo nostro arcipelago a costi sopportabili e senza tutte le restrizioni che il presidente da tempo predica e attua a cominciare da Pianosa , che apre e chiude come se fosse un suo castello . Bellezze che restano riservate invece ai soliti noti , come a quelli che si sono insediati da tempo a S.Vincenzo o a Capalbio e anche nel parco vicino di S.Rossore i quali non tollerano che altri del popolo crasso gli tolgano la vista , gli alzino i decibel , gli occupino la spiaggia o gli intasino la strada . E poi se per viverci , sull’isola , si deve sacrificare qualche passera mattonaia o qualche airone cinerino o ritardare l’arrivo della foca monaca o tagliare la strada a qualche capodoglio fuori rotta , pazienza . Meglio un’isola popolata di cittadini alla ricerca democratica di un equilibrio fra ambiente e necessità di vita che comporta anche un’isola con le costruzioni per le nuove famiglie e per le necessità del turismo , seppur regolamentata da un rigoroso piano intercomunale ora in corso di redazione , che un’isola popolata di fantasmi come Pianosa , pronta solo per un nuovo carcere o per una centrale nucleare .


Mario Tozzi

Mario Tozzi