L’ultima uscita del Sindaco di Marciana Marina sulla paventata nuova vendita da parte del Demanio (che come scrive il Tirreno «l’Agenzia del demanio non conferma», e «Anche se il demanio fa sapere che “la torre non è inserita in nessun piano e al momento non è in vendita») sfiora l’indecenza politica nel suo sconsiderato attacco a Legambiente ed a chi ha denunciato l’occupazione abusiva della Torre. Ci chiediamo quale sia la considerazione che ha il Sindaco dell’intelligenza dei suoi cittadini, trattati come creduloni che abboccano a voci da lui stesse propalate di un “misterioso compratore per 800 milioni di euro” e smentite dallo stesso Demanio. Ma quel che è più preoccupante è la vera e propria fobia che il Sindaco ha sviluppato per Legambiente accusata di aver fatto saltare un presunto accordo con la defunta vedova Brignetti,- che nessuno conosce nei particolari e che lui non ha mai discusso con i suoi concittadini - con un esposto alla Procura della Repubblica per l’occupazione abusiva (e l’affitto estivo) di un monumento storico pubblico che una sentenza definitiva aveva riassegnato allo Stato e che il Sindaco di Marciana Marina avrebbe avuto il dovere politico, amministrativo e civile di riconsegnare subito alla sua comunità. D’altronde cosa aspettarsi da un Sindaco che oggi critica quel doveroso esposto (firmato dal Presidente Nazionale di Legambiente), frutto dei suoi traccheggiamenti e della sua insipienza, che nacque nel 2008 da un blitz alla Torre Medicea di Goletta Verde del quale il Sindaco disse che se Legambiente lo avesse invitato avrebbe partecipato perché lo condivideva? Ma quante parti in commedia crede di poter fare? Questo signore ci ha abituato alle giravolte più repentine e alle smentite di sé stesso, ma è preoccupante e segno di un ego politicamente smisurato che il Sindaco marinese pensi che Legambiente faccia tutto questo perché ce l’ha con lui: della Torre abbiamo iniziato ad occuparci “solo” quasi 30 anni fa, scoprendo che non era stata data affatto in affitto per 99 anni (come era stato fatto credere ai marinesi) ma che era stata venduta per poco più di 250milia lire allo scrittore Raffaele Brignetti, allora l’attuale Sindaco pro-tempore di Marciana Marina aveva i pantaloni corti. Il Sindaco non cerchi di scaricare su altri le sue responsabilità, convochi invece subito il Consiglio Comunale e dica no all’alienazione della Torre e soprattutto dica quel che sa sulla presunta vendita della Torre che il Demanio dello Stato smentisce e sul misterioso compratore, presenti un progetto di utilizzo del monumento a fini pubblici, convochi finalmente la Commissione consiliare sulla Torre che non ha mai (illegalmente) riunito, dopo essere stato costretto ad accettarla obtorto collo ormai moltissimi mesi fa in Consiglio Comunale, la allarghi ai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e sociali e alle forze politiche di Marciana Marina e chieda con forza, insieme a tutta la sua comunità, al suo Governo nazionale di restituire la Torre, il simbolo del suo Comune, a Marciana Marina ed all’uso pubblico. Un Sindaco, un amministratore pubblico serio si comporta così, non cerca di sfuggire alle proprie colossali responsabilità ed agli errori con cui ha costellato la sua azione sulla Torre facendo depistaggio e gossip istituzionale, dicendo tutto e il contrario di tutto e accusando gli altri di quello che non ha voluto e saputo fare. La faccia finita di dare la colpa della sua confusione a chi ha lavorato per restituire la Torre illegalmente occupata ai marinesi e faccia finalmente quel che dovrebbe fare un Sindaco.
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