“In casa del ciabattino vanno tutti scarzi” non ho fatto eccezione, ho passato una vita a fare anche un lavoro amministrativo, ma non mi sono mai direttamente occupato delle scartoffie di casa, ora però debbo farlo. In fondo sono un metodico e per cercare di cominciare a capirci qualcosa inizio col dividere tutto in cartelle, da una parte le bollette, di là le spese mediche, le comunicazioni bancarie …. alla fine una cartella emerge tra le più voluminose: “Citazioni e Querele”. Certo non posso vantare gli “score” di molto più bravi e famosi colleghi, che ne ricevono a cappellate, ma pure io nel mio piccolo sono arrivato in 37 anni e 4 mesi di professione (l’altra quella di giornalista) a quota 4 ma tutte d’autore, mica di Gogna! Nel mio personale carnet ho un grande armatore, un presidente di un Ente comprensoriale, un ministro della Repubblica, un magna-te del turismo elbano. I miei accusatori oscillano tra la più lieve (si fa per dire) ipotesi di reato di diffamazione a quella, davvero infamante, di calunnia: risultato 4 – 0 per me, le citazioni sono state tutte o ritirate o, arrivate a diversi gradi di giudizio, giudicate prive di fondamento; in un caso il querelante ministro pagò il lavoro dei miei legali in tutti gli altri i citanti almeno quello dei loro, senza costrutto . Direste cari lettori digiuni dell’argomento che ho avuto a che fare con una banda di polli che si divertono a buttare via i soldi, ma non è così: una citazione intanto ti costringe a difenderti, a ricercare e documentarti, a trovare un legale a sottrarre al tuo normale impegno tempo, a romperti insomma in varia guisa i coglioni, e se c’è chi ad esempio ha sprecato un mare di soldi per finanziare un invendutissimo libercolo “tanto per infamare”, figuriamoci se un torvo e rancoroso magna-te si fa scappare la minima possibilità di tentare di intimidire (ci sono pure i giornalisti che, per usare una perifrasi, hanno una certa qual tendenza a cacarsi addosso) per mostrare tutta la sua potenza e prepotenza a cui troverà certamente amministratori e tecnici anche sedicenti di sinistra e cantori vari pronti ad esser proni . Ma il fascicolo è destinato a crescere perché, insieme alle centinaia di prodotti postali recapitati per altri e più seri motivi a casa mia in questi giorni, c’è stato pure l’annuncio della quinta citazione del magna-te che ha corretto il tiro: non sarei un calunniatore, ma un semplice diffamatore (unitamente a Rita Blando di TEnews e l’ex direttore del Tirreno Bruno Manfellotto) , con tutta probabilità per aver pubblicato con loro un documento di Rifondazione (infatti tra i presunti “correi” ci sono pure Daniele Palmieri (ti pareva mancasse) Massimo Forti e Flavio Marzolla. Va bene, ricomincia la solfa, vedremo come andrà a finire. Così come ho aperto con un adagio locale mi viene di terminare con un altro: “Alla gallina ingorda gli stiantò il gozzo”
gallina